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Sly Soldano racconta Anomalya: “Ora Sanremo, in futuro mi piacerebbe vederla in Mission Impossible”

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Il Festival di Sanremo quest’anno tirerà fuori i muscoli con la nuovissima Supercar Anomalya che sarà presentata in anteprima presso il Grand Hotel Des Anglais in un grande evento presentato dalla ShowEvent di Alfonso Stagno. Una macchina creata ad immagine e somiglianza di Sly Soldano, titolare della Sly Garage Factory che a Capannori nel cuore della Toscana ha creato un vero e proprio laboratorio di sogni per gli amanti dei motori. Noi lo abbiamo intervistato in vista dell’evento sanremese.

Sly in molti ti hanno definito come il re dei motori o il genio dei motori, qual è il soprannome che ti piace di più?

Semplicemente Sly, perché per tutti quelli che mi conoscono identifica un amante delle auto. 

Sly l’annuncio della presentazione di Anomalya ha avuto grandissimo risalto mediatico e tutti parlano della tua Supercar, te lo aspettavi?

In tutta onestà si. L’idea era appunto quella di creare “l’anello mancante”  tra  le tante blasonate hypercar e quello che secondo me dovrebbero “essere”. Questa attenzione mi fa capire che esistono ancora amanti dell’auto che intendono l’auto stessa come la intendo io, perciò ribadisco in tutta onestà, che si, speravo e mi aspettavo tutta questa attenzione per la nostra Anomalya.

Anomalya verrà presentata a Sanremo, ma è un progetto che parte da lontano. Ci racconti come nasce?

L’idea di Anomalya nasce da un tempo lontanissimo circa trenta anni fa. Siamo riusciti a concretizzarla definitivamente circa quattro anni fa. Sono partito dalla foto di una bellissima donna in una fantastica posa (non vi dirò mai chi è) . Da lì tutto è iniziato e ho scelto delle  linee morbide. Non mi sono fatto influenzare da nient’altro che non fosse il carico verticale della vettura ( elevato) ed il drag all’avanzamento della stessa (limitato) cercando di armonizzare  il tutto in uno splendido design.

Tutti conoscono te anche per via dei programmi televisivi, ma ci puoi parlare del tuo team con cui avete concepito Anomalya?

Il nostro team Sly Garage Factory è così composto:  Sly Soldano,Samuele Pasquinucci, Luca Sabatelli, Guido Cecchi, Luciano Bartolini. I primi due  sono miei compagni di avventura sin dall’inizio del percorso dello Sly Garage, oltre che amici da una vita intera e come me amanti delle auto intese non come un mezzo atto a spostarsi da A a B ma come un’opera d’arte. Tra l’altro non vedo perché ci si debba per forza emozionare davanti a un bel quadro e non possa succedere altrettanto davanti ad una bella auto. Guido Cecchi, Luciano Bartolini sono due amici, due folli amici che hanno creduto  nel progetto della nostra supercar e si sono uniti a noi nel fondare lo Sly Garage Factory (SGF)

Cosa avete portato di speciale in Anomalya?  

ll nostro lavoro (Sly Garage) ci porta a lavorare con vetture di alto calibro e nomi molto importanti, vedi Ferrari, Porsche, Bentley ecc ecc , ma più le vetture risultano moderne e meno riconosco in loro il carattere originale per cui i padri fondatori delle relative Factory hanno creato le auto stesse. Ecco, noi cerchiamo di ridare carattere a chi, secondo noi deve avere carattere. Voi ve lo immaginate un Mike Tyson a raccogliere margherite in un prato amico di tutti? Io proprio no, io quando penso a lui ho una “paura reverenziale”, se dovessi mai stringergli la mano starei bene attento a come salutarlo! Ecco,io , noi tutti,  vogliamo questo da Anomalya: un carattere forte.

Anomalya è una supercar ricca di tecnologia, ci puoi indicare chi sono i fornitori che hai utilizzato?

Tutte le eccellenze nei rispettivi campi, cercando di privilegiare le ditte italiane che nella meccanica non hanno da invidiare niente a nessuno. Cerchiamo di unire il nostro lavoro artigianale con le migliori “materie prime”, non troverete da nessun’altra parte un’auto del genere.

Possiamo anticipare qualche segreto su Anomalya e qualche curiosità? Cosa ti ha colpito di più dopo averla provata?

Per me segreti ne ha veramente pochi, ci frequentiamo dalla data di concepimento! La cosa che più sorprenderà il driver che avrà la fortuna di guidarla e l’incredibile “fusione” uomo macchina che riesce a dare, la downforce è percettibile, ogni sua reazione si  trasmette dal telaio al corpo del driver, sembra di essere un tutt’uno con lei. È veramente un’auto diversa da tutto ciò che è attualmente in commercio

Da grande comunicatore non potevi scegliere un evento più mediatico di Sanremo con la ShowEvenet per il lancio, ma c’è una grande personalità magari un attore a cui vorresti farla guidare?

Per rispondere a questa domanda farei un elenco di nomi: da drive mi piacerebbe molto farla baciare e guidare da Mick Schumacher, il figlio del grande Michael. Il mio attore preferito è Steve Mcqueen ma purtroppo questo è un sogno davvero impossibile. Mi piacerebbe tantissimo prendesse parte ad un capitolo di Mission Impossible, anche perché so che Tom Cruise è un buon driver amante delle belle macchine. Politico? Sono superpartes (sorride ndr).

Come vedresti l’entrata di fondi di investimenti stranieri? È vero che hai già ricevuto offerte?

Abbiamo ricevuto tante proposte di entrare come soci, e sono tante le richieste da parte di fondi d’investimenti. Il mio lavoro è anche valutarle, ma ad ora Anomalya rimane italiana al 100%.

Il mercato dell’automobile è cambiato molto, basti pensare alla Testa che permette l’acquisto online. Come sarà invece possibile acquistare Anomalya?

No, noi su questo abbiamo un’idea totalmente opposta. La nostra auto è un “abito” di sartoria, e come un buon abito da sartoria tutto può essere scelto assieme a chi lo indosserà, e tutto questo deve essere un percorso emozionale che fa parte del possedere un “abito” cucito esclusivamente per chi ha deciso di indossarlo. Non può essere un passaggio asettico come l’acquisto online, chi acquista Anomalya prende attivamente parte al suo processo emozionale e costruttivo.

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