Cinema

Wouter Wirth: “I film e le serie dovrebbero unirci emotivamente come esseri umani”

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Wouter Wirth è un autore e regista di Monaco. Nato nei Paesi Bassi e cresciuto in Germania. Dopo aver terminato gli studi in Lettere e Filosofia alla LMU di Monaco e all’UVA di Amsterdam, ha lavorato come curatore, scrittore ed editore. Arriva al Digital Media Fest con Militz!, una serie di sei episodi scritta e diretta insieme a Mortiz Adlon. Il progetto ha fin dall’inizio colpito la direttrice Janet De Nardis e poi tutta la giuria. La serie racconta la storia di Helmut, un giovane in piena crisi, che per riprendere il controllo della sua vita privata fonda un gruppo di vigilanti. Militz! vince infatti diversi premi al Digital Media Fest: miglior webserie internazionale, il premio come migliore attore viene assegnato a Miguel A. Ostrowski, protagonista della serie e quello di miglior attrice non protagonista a Zora Thiessen. Militz! è stata inoltre selezionata come finalista di diritto al festival Tulipani di Seta Nera.

Che ruolo hanno i festival nella possibilità di un riconoscimento della propria opera?
L’obiettivo di un film o una serie è quello di raccontare una storia, perché siamo convinti che sia importanti per le altre persone. I festival creano visibilità e danno i mezzi, a noi registi, per raggiungere il pubblico. Inoltre sono un ottimo modo per entrare in contatto con le persone che vedono le nostre opere e ci fanno ottenere un feedback immediato. Dal momento che noi creatori ci identifichiamo così tanto nel nostro lavoro, questo è un importante confronto. Naturalmente i festival sono anche i punti di incontro del settore, un ottimo modo per entrare in contatto con altri registi e stabilire contatti per lavori futuri. Il Digital Media Fest ci ha dato una grande opportunità

Qual è stata la soddisfazione più grande che ha avuto grazie al lavoro fatto?
Guardare la propria opera insieme ad altre persone e ottenere le loro reazioni non filtrate è molto gratificante. MILIZ! è una commedia molto divertente con un soggetto profondo, riesce a far ridere e piangere contemporaneamente. Riuscire a creare emozioni contrastanti che ci fanno riflettere su chi siamo è la nostra soddisfazione più grande.

Quali sono i suoi progetti per il futuro? Ha delle nuove opere in produzione?
Sia io che Moritz stiamo lavorando a diversi progetti al momento.

Secondo lei cosa cosa è urgente raccontare in questo periodo?
Con il Covid le persone hanno bisogno di speranza. Pensiamo che sia importante, ora più che mai, raccontare storie veritiere che ci uniscono. E’ fondamentale raccontare storie comuni che ci aiutino a sentirci uniti, per superare i numerosi ostacoli che affrontiamo come parte di una società globale. Tutte le nostre vite sono interconnesse. I film e le serie dovrebbero unirci emotivamente come esseri umani.

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