CinemaFestival di VeneziaNews

Venezia 78, Spencer: Kristen Stewart ci regala la vera principessa triste

0

 

Spencer. Gli applausi per Spencer al termine della proiezione non sono mai abbastanza. Pablo Larrain dopo Jackie torna al Lido con un’altra grande icona di femminilità, forse la più grande di tutti i tempi, e dimostra ancora una volta di avere delle innate doti di sensibilità. Le sue protagoniste si raccontano dietro quella maschera della vita pubblica mostrando al pubblico la visione del regista rispetto al loro privato e, in quest’ultimo caso per Lady D, alla loro immensa tristezza. Kristen Stewart interpreta il ruolo della vita, una Diana perfetta nella sua malinconica tristezza e con quella vena di follia che non può mancare quando si tratta di monarchia britannica. Il film racconta i tre giorni del Natale prima che la principessa triste decidesse di abbandonare la vita regale per cercare quella normalità tanto agognata. La scelta di identificare l’iperbole del suo dolore per mostrarla al pubblico in questi giorni non è casuale, ma la chiara volontà di Larrain di rendere più accessibile al pubblico la comprensione del dolore di Diana: dagli abiti con l’etichetta per colazione e pranzo fino alle tende cucite tutto sembra enfatizzare il senso di prigionia per la giovane principessa soffocata dalle mura dorate che la circondano.

Pablo Larrain e Kristen Stewart compiono il loro viaggio personale all’interno della mente di Lady Diana, immaginano quale possa essere stato il grande dolore per lei del tradimento e dell’invisibilità agli occhi del principe Carlo. Il sogno di ogni ragazza è quello di trovare il proprio principe, ma la fiaba di Larrain ci riporta alla triste realtà. Non ci sono storie nella vita reale che finiscono con un completo lieto fine. Il percorso di Diana in quest’opera però è come un atto di risveglio, che passa anche attraverso i geniali parallelismi con la sua illustre predecessore Anna Bolena. La regina decapitata dall’uomo che diceva di amarla, come Diana uccisa dall’indifferenza della famiglia incapace di darle l’amore che tanto agognava con la sola esclusione dei suoi due principini William ed Harry. C’è anche spazio per l’amicizia con la sua assistente Maggie, ma anche qui Larrain è quasi brutale nel farci capire che non può esistere un rapporto neppure confidenziale tra la “servitù” di palazzo e le “vostre altezze reali”. Spencer è un film sulla tristezza, la solitudine  e la ricerca della libertà.

Nel film oltre a Kristen Stewart c’è un cast pazzesco, capitanato da Timothy Spall nei panni della guardia del palazzo di Sandringham, una figura fondamentale per farci comprendere quanto sia radicato il senso del dovere nella famiglia reale e negli inglesi, per farci capire quanto ardua e sofferta sia stata la lotta per la normalità di Lady D. La musica poi è l’altra grande protagonista, trascinando nei vari stati emotivi Kristen Stewart che si fa coinvolgere in una danza che rappresenta quasi un risveglio dell’anima della protagonista. Larrain si dimostra come sempre un grande artigiano e, come già accaduto per Neruda, non ha paura di raccontarci il personaggio storico di riferimento secondo il suo punto di vista infischiandosene di quanto possano pensare gli altri. Il solo a poter trarne giudizio sul comportamento della famiglia reale è lo spettatore, in quello che non è un documentario ma un’apertura profonda sull’umanità di una persona tanto pubblica quanto magnetica e misteriosa.

Se c’è una morale alla fine di Spencer è forse che dovremmo fermarci tutti a cogliere la bellezza nella nostra normalità, perché a volte quando si sogna si può finire imprigionati nel peggiore degli incubi. Come accaduto per la principessa del popolo con quel sorriso che ancora oggi è rimasto nel cuore degli inglesi e di tutto il mondo.

Iniziano a Sanremo le fasi finali nazionali e la finale del Sanremo Rock & Trend Festival!

Previous article

Venezia 78, Spencer: conferenza stampa con Pablo Larraín e Kristen Stewart

Next article

You may also like

Comments

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

More in Cinema