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Pupo, “la strada per Yalta ” vola in Russia per duettare al festival delle canzoni sovietiche della Grande Guerra Patriottica

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Pupo

Pupo in Russia il 2 maggio per il Festival Internazionale della Musica “la strada per Yalta”,  dove sarà presente come ospite speciale dalla manifestazione.

Tenutosi a Yalta per la prima volta nel 2019, il festival è oggi uno degli eventi culturali annuali più significativi e dei progetti televisivi più importanti dedicati alla Grande Vittoria. L’idea alla base del festival “Road to Yalta” proposta dal suo presidente Andrey Kondrashov e dal direttore artistico Ernest Matskiavichius è preservare e trasmettere la memoria storica della Grande Guerra Patriottica, glorificare l’immagine del soldato-liberatore sovietico e russo, ricordare sul terribile prezzo che il nostro Paese e il nostro popolo hanno dovuto pagare per sbarazzarsi della piaga del fascismo. Questa idea è già stata implementata da 46 artisti stranieri che si sono esibiti sui palcoscenici di Yalta e Mosca. Dall’esistenza del festival, il comitato organizzatore ha ricevuto oltre 900 candidature da cantanti provenienti da 60 paesi.

Naturalmente la notizia al ridosso del concertone del 1 maggio ha già creato polemica Enzo Ghinazzi in arte Pupo, che gode di un incredibile seguito nei paesi dell’Est e in particolare in Russia, per ora il cantante ha evitato ogni commento, mentre fioccano proteste sui web nostrani e approvazioni al contrario vedi Vk.com (il facebook russo) da parte dei fan.

L’ultima volta che aveva partecipato il cantante era il 2021, prima dell’invasione russa, ma in realtà con una guerra già in atto nel  Donbass dal 2014 e con la rivendicazione della Crimea.

Assieme a Pupo ci sarà anche Thomas Grazioso, poco conosciuto da noi, famoso in Russia, infatti nel 2021 assieme al russo Ernest Matskiavichius  e ovviamente Pupo, aveva cantato ‘Bella ciao’ sul palco della manifestazione che due anni fa si svolgeva come da tradizione proprio a Yalta, in Crimea.

La serata di gala si svolgerà il 2 maggio e come recita il sito stesso:

Il festival Road to Yalta è una competizione con artisti internazionali. I 15 vincitori del turno di qualificazione online eseguiranno le migliori canzoni sulla Grande Guerra Patriottica nelle loro lingue native il primo giorno della competizione, il 29 aprile, presso la Sala Piccola del Palazzo di Stato del Cremlino. Il 2 maggio duetteranno con le star del palcoscenico russo al concerto di gala finale nella Sala Grande del Palazzo di Stato del Cremlino: Zara, Yaroslav Sumishevsky, Ekaterina Guseva, Alexey Maklakov, Polina Agureeva, Alexey Petrukhin, Yuta, Anna Bolshova e altri. Special guest dall’Italia è Pupo (Enzo Ghinazzi).

I rappresentanti di 15 paesi sono arrivati ​​alla finale del 2023: Algeria, Cina, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Israele, Italia, Mongolia, Serbia, Turchia, Stati Uniti, Zimbabwe. In totale, il comitato organizzatore ha ricevuto iscrizioni da 56 paesi in questa stagione.

I vincitori saranno selezionati da una giuria composta da Artisti della Federazione Russa Denis Maidanov, Kai Metov, Zara, Rappresentante Speciale del Presidente Russo per la Cooperazione Culturale Internazionale Mikhail Shvydkoy, Ministro dei resort e del turismo della Repubblica di Crimea Vadim Volchenko, presidente del Centro nazionale di ricerca «Istituto Kurchatov» Mikhail Kovalchuk. L’artista popolare della Repubblica socialista federativa sovietica russa Lev Leshchenko presiede la giuria.

La trasmissione online di Road to Yalta 2023 si svolgerà sul sito web www.doroganayaltu.ru , nonché sui social network del festival e dei suoi partner. La versione trasmessa del concerto di gala sarà tradizionalmente presentata in anteprima alla vigilia del Giorno della Vittoria l’8 maggio alle 19:45 sul canale Kultura. 

Inevitabile la polemica che sta esplodendo, e che vede proprio in questi giorni i report di una fuga di cittadini dalla Crimea, per paura della controffensiva Ucraina, che hanno già colpito un  deposito di carburante.

La dichiarazione rilasciata da Denis Maidanov, in un’intervista riportata dal quotidiano nazionale Rossijskaja Gazeta “I concorrenti condividono i nostri valori“. Un Festival, è stato ribadito, che unisce artisti “stanchi della perfidia degli Stati Uniti“. Il gala del 2 maggio non nega lo scopo di alimentare la propaganda russa e rafforzare l’immagine del soldato-liberatore sovietico della Grande Guerra Patriottica contro i nazi-fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Nessun commento da parte dello staff di Enzo Ghinazzi in arte Pupo.leoni da tastiera si stanno scatenando, ma sinceramente speriamo invece che la musica, come sempre al di sopra di tutto, possa invece essere in futuro un elemento di riconciliazione contro l’odio che viene alimentato da chi ha solo interessi economici nei conflitti.

Simone Di Matteo volto delle campagne di ‘Rispetto per Tutti gli Animali’

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