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La Russia rinuncia agli Oscar, la risposta del regista Andrey Zvyagintsev vincitore a Venezia e Cannes

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Andrey Zvyagintsev

La Russia rinuncia agli Oscar, una decisione presa per l’attuale situazione, ma la risposta dei uno dei maggiori cineasti Andrey Zvyagintsev , vincitore in passato alla mostra del cinema di Venezia e autore di Loveless nel 2017 che gli valse il premio della Giuria al Festival di Cannes e l’anno dopo l’onore di essere nella stessa Giuria del più noto festival di cinema

Andrey Zvyagintsev sull’abbandono del Comitato degli Oscar, dell’Unione dei cineasti della Federazione Russa, dell’Accademia nazionale delle arti e delle scienze cinematografiche della Russia e dell’Accademia russa delle arti cinematografiche legata al premio  “Nika” (il David di Donatello Russo):

La mia decisione di ritirarmi dalla commissione degli Oscar è stata dettata più o meno dalle stesse ragioni di cui ha scritto Pavel Chukhrai, presidente di questa commissione, nella sua lettera. Quando apprendi dalla stampa della decisione dell’organizzazione, comprendi che era  una decisione già presa quella  di non nominare un film dalla Russia quest’anno, non importa quali considerazioni politiche, etiche o estetiche possano essere guidate da coloro che da soli hanno deciso di farlo, questo è la palese volontà di diversi membri della commissione, e ce lo aspettavamo, con  la loro visione onniveggente e magistrale della situazione. L’organizzazione è composta da circa 20 persone e quasi tutte hanno appreso di questo evento dai giornali. Questo non è solo strano o imprudente, è brutto quanto il fatto che una persona sieda davanti a un pulsante di attacco nucleare e tutti gli altri (e i loro miliardi) aspettano con il fiato sospeso per vedere se lo preme o meno. Ha già compiuto due gesti irreversibili: ha scatenato una guerra con un buon vicino di casa e ora ha deciso di organizzare l’esodo di un numero enorme di cittadini dal suo paese. Le conseguenze catastrofiche per l’entità del disastro umanitario sono nelle mani (e nelle mani)  di una sola persona. In futuro, non solo la “bella Russia del futuro”, ma il mondo intero deve semplicemente riconsiderare questo stato di cose. Il modello – si decide per tutti – non funziona e, soprattutto, dannoso. Non c’è più il minimo desiderio di essere in qualche modo partecipe a decisioni così folli e ad essere coinvolto negli affari e negli umori di queste persone.  Non solo recedo dalla suddetta organizzazione, ma chiedo anche con la mia dichiarazione pubblica di recedere anche dalle altre: l’Unione dei cineasti della Federazione Russa; Accademia dell’Aquila d’Oro e Accademia Nika. Rimango un regista russo e cittadino russo, solo senza privilegi accademici e di altro tipo libero di  prendere decisioni che cambiano la vita.”

Fonte:vk.com pagina ufficiale del regista.

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