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Tommaso Basili: “Diavoli 2? Felice della fiducia ricevuta da una produzione così importante”

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Attore purosangue, versatile e con un curriculum dal respiro internazionale. Tutto questo e molto altro ancora è Tommaso Basili, che dal 22 aprile su Sky Atlantic vedremo nel cast della seconda stagione dell’attesissima serie Diavoli. Per l’occasione, Talky lo ha incontrato.

Tommaso, sei una delle novità della seconda stagione di Diavoli. Che effetto ti fa?
Ne sono molto, molto contento. Anche se ricopro un ruolo più piccolo rispetto ad altri, sono molto felice e grato che una produzione di questo livello mi abbia dato fiducia. E’ un tipo di progetto che credo possa soddisfare moltissime ambizioni per un attore. Tra l’altro, quello raccontato nella serie, è un mondo molto lontano dal mio e per questo stimolante. Se poi entriamo nel merito della fotografia, della scrittura, dei costumi, per non parlare dei vari talenti che ne fanno parte, diciamo che questo si tramuta in pura gioia artistica.

Ci racconti qualche aneddoto legato al set?
La cosa buffa è che ho scoperto il giorno stesso del set che le mie scene sarebbero state tutte girate in un luogo che frequento spesso. Chi poteva immaginare che sarebbe diventato un giorno il set d’esordio in una serie che ammiro enormemente.

Dopo Diavoli dove ti vedremo? Prossimamente su Petra, nella seconda stagione, poi nel prossimo film su Ferruccio Lamborghini ed infine nella fiction Viola Come il Mare che abbiamo terminato di girare da non molto. 

Generalmente quando dici sì a un progetto dopo aver letto il copione?
Non sempre! Nel senso che non capita spesso di avere il privilegio di leggere tutto il copione di un progetto. Dipende anche dall’importanza del ruolo per cui si è “provinati” chiaramente. Ma anche solo la scena del provino, che di solito viene accompagnata dal nome del regista e della produzione sono più che sufficienti per motivarti al progetto.

Il regista da cui moriresti dalla voglia di essere diretto?
Beh, ce ne sono davvero tanti, ma se proprio potessi osare direi: Muccino, Salvatores, Alice Rohrwacher e Garrone.

Un ruolo che non ti è mai stato proposto e che ti piacerebbe portare in scena?
Sai, non saprei definire un ruolo nello specifico. Quello che sicuramente mi entusiasmerebbe sarebbe interpretare un personaggio potente, esplosivo, anche eccentrico. Lo “Zingaro” di Marinelli in Jeeg Robot! Ma non credo proprio ne sarei all’altezza, artisticamente parlando, c’è parecchio lavoro da fare.

Tra le esperienze lavorative finora affrontate, di quale vai maggiormente fiero?
Potrò forse risultare scontato o falsamente modesto ma: tutti! Dico questo perché ognuno di essi mi ha regalato l’opportunità di inserire un “mattone” importante nel sentirmi legittimamente attore oltre che a farlo come lavoro.

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