Un festival che però non è stato soltanto degustazione di whisky, dato che c’è stata la possibilità anche di mangiare gli splendidi prodotti artigianali del laboratorio di Genzano di Roma Fonderia Dolce & Design, ma anche dell’ottima birra Guinness. Il piatto forte però come sempre sono state le masterclass: Laphroaig ha organizzato una degustazione di sei Whisky partendo dal classico 10 anni fino ad arrivare al 33 anni, una bottiglia del valore commerciale di quasi 2000 euro; spazio anche all’Isola di Arran che con Rinaldi Distribuzione ha portato in degustazione le bottiglie più amate dagli scozzesi come Sir Alex Ferguson; star della domenica è stato Fergus Simpson icona di Duncan Taylor nel mondo e pronto ad insegnare i segreti della degustazione; un’altra masterclass di alto interesse è stata senza dubbio quella sul bourbon americano e le differenze con il classico Whisky organizzata da Ezra Brooks insieme a Pallini.
Un weekend dunque all’insegna del grande gusto, con chiosa finale di sigaro toscano per non farsi mancare proprio alcun piacere.
I numeri della manifestazione poi parlano chiaro:
Sabato 1700 ingressi e domenica 2350, per un totale di 4050 ingressi, con la presenza di 60 espositori oltre 200 brand e 1500 diverse referenze e ben 25 masterclass, 600 cocktail serviti e una grande affluenza ai Corsi Abc
Numeri da ripartenza vera per la direzione artistica di Andrea Fofi e la consulenza di Pino Perrone. l
“Dopo due anni di stop – dichiara Andrea Fofi – la nostra squadra, come la nostra sete di Whisky, non si è mai fermata, anzi: abbiamo continuato a esplorare, a imparare, a divertirci e crescere nel mondo senza confini del mondo-whisky”.
Grande attenzione anche al food, con uno spazio interamente dedicato al cioccolato, al già citato Fonderia Dolci & Design e uno allo storico pub Le Bon Bock, presente al con un vero pub . Come sempre un ottimo connubio con i whisky, è stato quello con i sigari del Club Amici del Toscano.
Da sottolineare il tutto esaurito di tante edizioni limitate in vendita degli imbottigliamenti ufficiali di questa X edizione, a cui si sono aggiunti anche gli eventi fuori sede del progetto “Whisky in Town” con i cinque locali della città, già famosi poli della cultura del whisky. ORO Whisky Bar, Jerry Thomas Speakeasy, Treefolk’s Public House, Le Bon Bock e il Banana Republic che nelle serate del 5 e 6 marzo hanno segnalato il tutto esaurito nelle degustazioni della drink list speciale dedicata a un brand di whisky, sapientemente servito miscelato da un ospite bartender.
Un grande novità della decima edizione: il festival non si esaurisce al Salone delle Fontane, ma, con il progetto ‘Whisky in Town‘ coinvolge cinque locali della città, da tempo famosi poli della cultura del whisky. ORO Whisky Bar, The Jerry Thomas Speakeasy, Treefolk’s Public House, Le Bon Bock e il Banana Republic nelle serate del 5 e 6 marzo proporranno una drink list speciale dedicata a un brand di whisky, sapientemente servito miscelato da un ospite bartender.
In attesa della propria edizione nata per andare oltre la pandemia, vogliamo ricordare che questa si è svolta durante una guerra , purtroppo ancora in atto, e sabato ha visto perfino sfrecciare nel suo cielo una grossa meteora.
Per informazioni:
www.romawhiskyfestival.it
Comments