Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
In realtà non lo so… È come se avessi sempre fatto musica . Ad un tratto imparai a suonare la chitarra quando ero molto piccolo ed appena riuscito a comprendere come si faceva il “giro di do” composi il mio primo brano dal titolo “cavalca il serpente”: una specie di rock embrionale dalle sonorità (mooooolto) vagamente simili ai Litfiba.
Qual è il tuo genere musicale?
Nel corso degli anni ho sperimentato molti generi che però alla base hanno sempre avuto il mio grande amore per la scrittura dei testi.non sono legato ad un genere particolare.a modo mio ho cercato di raccontare con le canzoni gli ultimi 25 anni vissuti qua e là per il mondo.
Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Sono un cantautore drammaticamente ottimista con un piede digitale ed una mano acustica.
In questo periodo sei salito su un palco?
Negli ultimi periodi mi sono concentrato molto alla realizzazione di questo singolo E del disco che ne uscirà… Ho però diverse esibizione live in programma nei prossimi mesi.
Che cosa pensi dei Talent Show?
Un tempo si spedivano le cassette alle case discografiche Nella speranza che magari, un talent scout potesse notarti e contattarti. Ora si è un po’ persa questa abitudine e le case discografiche attingono più velocemente al mondo dei talent.credo che ci siano molti artisti validi all’interno di queste trasmissioni. Il problema poi è la manipolazione che ne segue da parte delle grosse multinazionali che li vedono solo come delle galline al quale estorcere sino all’ultimo uovo possibile
Quando prevedi di uscire con nuovo album?
Uscirà il 3 di agosto e si intitolerà “Metti caso”
Sei molto noto anche all’estero, trovi che ci siano delle differenze tra il pubblico italiano e quello straniero?
In realtà all’estero sono noto come viaggiatore e come scrittore di libri ma non come cantautore… credo che il pubblico sia pubblico… A fare la differenza a volte è l’età più che la nazionalità.
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