Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
Mi ha sempre attratto ma ha “travolto” la mia vita quando ho capito che importanza aveva per me scrivere e cantare le mie canzoni.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli.
Ho iniziato studiando canto e chitarra, esibendomi con una band del mio paese… e poi, piano piano, ho ampliato il raggio e iniziato a fare esperienze anche fuori dalla mia comfort zone.
Qual è il tuo genere musicale?
Mi piace sempre che siano gli altri a dirlo ma penso di poter dire senza sbagliarmi che le mie canzoni risiedano nella grande famiglia della musica d’autrice.
Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Le cantautrici e i cantautori italiani, ma non solo: ho una grande passione anche per artiste straniere come Suzanne Vega, Tori Amos, Hindi Zahra, ma anche grandi pilastri della musica internazionale come Sting, Ella Fitzgerald e i Led Zeppelin.
In questo periodo sei salita su un palco?
Di recente purtroppo no ma spero di poter tornare presto a farlo.
Che cosa nei pensi dei Talent Show?
Penso che ogni artista abbia un ambiente nel quale si sente a proprio agio ed è giusto che provi a portare lì la propria musica. Io non ho mai sentito una spinta in quella direzione ma questo non vuol dire che non sia giusto provare a percorrere quella strada.
Cos’è la musica per te?
Una compagna di vita.
Ci racconti brevemente tutto il disco?
“Nel mio stomaco” è un breve viaggio, che inizia con l’esigenza di lasciarsi alle spalle tutto ciò che non è necessario e finisce con il messaggio che si invia a chi ci raccomanda di tornare a casa guidando con prudenza.
C’è una canzone che hai scritto di getto e una con cui hai riscontrato particolari difficoltà nella composizione?
Ricordo benissimo di aver scritto di getto il testo di “Niente”, una sera poco prima di dormire, completando poi la melodia la mattina seguente.
“Tutti hanno ragione” mi ha dato del filo da torcere, invece, fin quando non mi sono resa conto che non riuscivo a scrivere altro testo perché il brano era semplicemente “a posto così”.
Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Sarebbe molto interessante, anche se fino ad oggi non ci ho mai pensato seriamente, soprattutto perché ho difficoltà a pensare il mio progetto in una lingua diversa dalla mia.
Comments