Dal 26 novembre è disponibile in rotazione radiofonica “Sguardi” (PLATINUM LABEL SNC), nuovo singolo di johara presente su tutte le piattaforme di streaming a partire dal 25 novembre.
Con questo suo nuovo brano, “Sguardi”, johara vuole trasmettere la parte più complessa e articolata del suo stile musicale e della sua scrittura, raccontando la fine di una relazione amorosa e, allo stesso tempo, tossica, in cui la protagonista trova la forza di reagire e uscirne. La vicenda narrata da johara nel nuovo pezzo è anche un accostamento metaforico delle dinamiche legate al percorso di crescita e maturazione musicale.
Spiega l’artista: «Per rinascere, a volte, bisogna fermarsi e dare uno Sguardo a ciò che ci aspetta oltre i nostri limiti, ed io ho iniziato con la mia Musica».
Volevamo saperne qualcosa in più.
- Partiamo con una presentazione di stampo classico: chi sei, da dove vieni, come descriveresti il tuo progetto artistico a chi ti scopre per la prima volta?
Io sono johara e vivo in provincia di Milano. Il mio progetto musicale è caratterizzato dalla grande emotività che metto in ogni mio pezzo e dal fatto che sono brani personali in cui tutti, però, possono immedesimarsi! Inoltre il genere che faccio è Pop/R&B, e mi piace personalizzare anche il genere, rendendolo mio in ogni sfumatura.
- Parliamo un po’ del tuo background musicale: quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato e quali sono state le esperienze maggiormente rilevanti nel corso della tua formazione?
L’R&B e il Soul americano influenzano molto la mia musica a livello melodico e come mood, però a livello di temi trattati e di testi sono più influenzata dai giganti della musica italiana. Ciò che ascolto varia a seconda di come mi sento… nelle mie playlist si trova di tutto: dai Mia Martini a Kanye West, da Marracash a Tyler, The Creator, dai Blink-182 a Erykah Badu. Le esperienze che mi hanno maggiormente formato sono state di sicuro i live che ho fatto e il percorso di X-Factor: penso che questo sia stato il modo più brutale e diretto per imparare ad accettare le critiche, immagazzinarle e trasformarle in consigli!
- Come dovrebbe essere secondo te un live perfetto?
Il live perfetto è il live in cui il pubblico si emoziona con la performance ed è trasportato dalle canzoni. Sarebbe il top se cantassero le mie canzoni insieme a me, ma forse è un po’ presto!
- Quali sono, secondo te, i pro e i contro della scena musicale in Italia?
Di sicuro tra i “contro” possiamo mettere il fatto che non venga dato abbastanza spazio ai giovani e agli emergenti nel mondo dei “grandi” della musica nel nostro Paese. Un altro punto a sfavore è che, salvo casi eccezionali, si sentano sempre le stesse melodie, gli stessi testi e riferimenti, senza che ci sia qualcosa di veramente nuovo e innovativo. Tra i pro c’è il fatto che nonostante alcuni testi siano molto simili tra di loro, la scrittura degli autori italiani a livello di emozionalità e esprimere sentimenti stupisce sempre. Inoltre si può aggiungere un’apertura verso il resto del mondo, perché fino adesso siamo rimasti un po’ chiusi dietro le nostre mura.
- Come è nata l’ispirazione per “Sguardi” e qual è la situazione ideale per ascoltare questo tuo pezzo?
Io trovo “Sguardi” un pezzo altamente terapeutico o, almeno per me, lo è stato nella fase di scrittura. Sguardi, come dico sempre, è un brano di rinascita e di ripartenza, non solo musicale, ma anche mia personale. L’ispirazione è arrivata da quello che ho vissuto nell’ultimo anno, non solo in situazioni amorose.
- Cosa puoi raccontarci del tuo disco in uscita?
Al momento non ho un disco in uscita, tuttavia ho moltissimi singoli che usciranno nei prossimi mesi! Dal 21 dicembre è disponibile su tutte le piattaforme streaming il mio nuovo singolo “Dimmi Cosa C’è” e per tutti i miei follower, sui social, ne ho pubblicato una versione alternativa!
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