Da oggi in sala “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”, prodotto e distribuito da Delta Star Pictures con la regia di Jordan River, con l’attore americano Nikolay Moss (NCIS: Los Angeles; Influence; Time Is Up; Napoli – New York; The Cobblestone Corridor, vincitore di un Emmy Award come Miglior Attore), l’australiano-britannico Bill Hutchens (Kin Spirits, Fuck You Immortality), Francesco Turbanti (Margini, Acciaio, Io e Spotty), Elisabetta Pellini (Dark Matter, Il cielo in una stanza, Mi rifaccio vivo, Un giorno perfetto), il rapper G-Max, Giancarlo Martini (Freaks Out, Abbi fede) e Yoon C. Joyce (Il ragazzo e la tigre, Gangs of New York, Kundun).
La sceneggiatura è di Michela Albanese, direttore della fotografia Gianni Mammolotti (A.I.C.), montaggio di Alessio Focardi (A.M.C.) e Jordan River, scenografia di Davide De Stefano, costumi di Daniele Gelsi, makeup & special effects designer di Vittorio Sodano (membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences), parrucco di Salvo Di Bella e Massimiliano Bruno, vfx supervisor Nicola Sganga, suono Gianfranco Tortora (A.I.T.S.). Le musiche originali del film sono state composte da Michele Josia.
Il film pluripremiato è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Fondazione Calabria Film Commission, della Regione Lazio, con il patrocinio della Provincia di Cosenza, dell’Ente Parco Nazionale della Sila, dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, con il supporto documentale del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, con la collaborazione del FAI – Fondo Ambiente Italiano e con il sostegno di numerosi Enti locali.
Il film “debutta nelle sale italiane con un modello di distribuzione dal taglio curatoriale, che trasforma la proiezione in un’esperienza culturale relazionale. Il regista Jordan River ha voluto dare al suo film una vita che va oltre lo schermo, affidando l’organizzazione e la declinazione dei contenuti delle proiezioni speciali a Rossana Danile, manager culturale, esperta in storytelling e comunicazione relazionale.
In oltre 30 proiezioni speciali, che si affiancano alla distribuzione del film nelle sale su tutto il territorio italiano, il pubblico avrà l’opportunità di incontrare non solo il cast artistico e le maestranze che hanno contribuito alla realizzazione del film, ma anche filosofi, studiosi gioachimiti, pedagogisti, critici cinematografici, imprenditori.
“Abbiamo costruito un percorso che mette al centro i contenuti del film e il dialogo che essi ispirano”, spiega Rossana Danile. “Questo progetto non è solo cinema, ma un invito a riflettere sulla nostra connessione con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.”
Il cuore del film è Gioacchino da Fiore, il monaco ed esegeta medievale che reinterpretò l’Apocalisse come opportunità di rinascita e libertà. Un messaggio universale che si intreccia con il rapporto esistenziale tra l’uomo e la natura, un tema che ha guidato la progettazione delle proiezioni.
“In occasione del 5 dicembre, Giornata Mondiale del Suolo, abbiamo voluto sottolineare il valore esistenziale che unisce il genere umano alla natura, e in particolare al suolo, un organismo vivente a rischio erosione in molti territori italiani. Questo non è solo un tema scientifico, ma una questione esistenziale le cui conseguenze sono purtroppo cronaca”, afferma Rossana Danile, da anni impegnata nella comunicazione di tematiche ambientali e sociali attraverso l’arte. “Nel pensiero di Gioacchino da Fiore e nelle immagini spettacolari dei boschi della Sila che animano il film, ritroviamo un invito a riconnetterci con la terra e a prenderci cura di essa come facciamo con noi stessi.”
Le proiezioni speciali, organizzate in collaborazione con associazioni, università e realtà culturali, saranno occasioni per celebrare il lavoro delle maestranze del cinema. Saranno inoltre accompagnate da incontri di approfondimento e dialogo, pensati per esplorare i temi del film e il suo significato universale.
“Ho dialogato con tutte le persone coinvolte negli speech introduttivi e negli approfondimenti — spiega Danile —. Insieme abbiamo costruito un percorso ispirato al pensiero gioachimita, che invita a superare le molte apocalissi, interiori e collettive, per riscoprire una dimensione di rinascita. Questo film non è una semplice proiezione, ma un’esperienza che ci mette di fronte al valore profondo della connessione tra l’uomo, la natura e il tempo.”
Uno speciale ringraziamento va alle associazioni, università, Caritas diocesane, imprenditori e a tutte le realtà che hanno collaborato e, grazie alle quali queste proiezioni si sono trasformate in momenti di condivisione e riflessione da offrire al pubblico più attento. Un ringraziamento all’artista Antonella Barone che con il racconto della foresta fossile ci riporterà alla narrazione della Terra quando ancora l’uomo non vi aveva fatto apparizione.
SINOSSI
Imperano le Crociate. Il saio di Joachim è ormai diventato come una seconda pelle. Avvolto dall’oscurità del mondo, la sua vita s’intreccia con esperienze oniriche e visioni mistiche. Un fiume d’olio è dinnanzi ai suoi occhi. L’asceta ha la rivelazione divina, nonché profezie e visioni che solo il suo cuore riesce a disvelare. La sua ultima impresa è la più difficile dell’uomo: vincere l’apocalisse. Un viaggio sulla speranza, sulla vita oltre la vita, sui valori dell’esistenza – sulla ricerca del divino presente in ogni essere vivente – sulla forza dell’amore.
Comments