Ieri era il giorno della storia, ma alla fine purtroppo la Crew Dragon della SpaceX non ha potuto decollare con il razzo Falcon9 a causa del maltempo. Il lancio era stato autorizzato con riserva proprio perché le previsioni atmosferiche previste non erano ottimali ed infatti la NASA ha dovuto abortire la missione proprio a pochi minuti dal decollo. A far protendere per questa decisione sono state le luci rosse su tre delle condizioni meteo che devono essere rispettate per il lancio, relative ai valori fuori della norma dei campi elettrici in superficie, formazioni di cumulonembo sulla zona del lancio e pericolo di fulmini.
Era il giorno che gli Stati Uniti attendevano da nove anni per riprendersi lo spazio, dato che un razzo americano non era più partito da suolo USA dall’ormai lontano 2011. Il giorno destinato a segnare la fine del monopolio russo nel trasporto di astronauti verso la Stazione spaziale si è trasformato però in una delusione cocente. Era tutto pronto con una diretta mondiale e la presenza addirittura del presidente Trump, che nonostante l’emergenza coronavirus non aveva voluto mancare all’appuntamento con la storia.
Trump non porta bene alla SpaceX, ma rassicura “Ci sarò anche sabato”
Il presidente Donald Trump non ha portato fortuna, dato che era arrivato con l’Air Force One un’ora e mezza prima del lancio e ha commentato il mancato lancio come “un giorno molto triste. Sarò con voi sabato grazie NASA e grazie SpaceX”, confermato così nuovamente la sua presenza. Quello della SpaceX di Elon Musk sarà il primo lancio di un’agenzia privata nella storia e cambierà per sempre l’esplorazione spaziale umana così come la conosciamo. L’attrezzatura e il team sono privati, mentre gli astronauti Bob Behnken e Doug Hurley fanno parte della NASA. Ora dovranno osservare altri due giorni di quarantena fino al nuovo tentativo previsti il prossimo 30 maggio alle 21:22 ora italiana sempre in diretta su Focus canale 35 del digitale terrestre.
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