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Assassinio sul Nilo, Hercules Branagh

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Assassinio sul Nilo

Assassinio sul Nilo è l’ultimo adattamento, del famoso di romanzo di Agatha Christie, ad opera di  Kenneth Branagh.  Un film ostacolato dalla pandemia covid la cui uscita prevista nel 2020 è slittata ai giorni nostri. Inevitabili i paragoni con il romanzo ed  il famoso adattamento cinematografico del 1978 con Peter Ustinov nei panni del mitico Hercules Poirot, ma il regista inglese si difende bene,  e forte del successo di Assassinio sull’Orient Express confeziona un nuovo adattamento per i nostri tempi, con tanta (forse troppa) CGI, compensata da un cast stellare dove troviamo i passeggeri della Karnak, il battello su quale si  festeggia il matrimonio tra Linnet Ridgeway-Doyle ( Gal Gadot ) e Simon Doyle (Arnie Hammer), a cui si aggiungono la ex-fidanzata Jacqueline (Emma Mackey ), e il resto del cast che include: Annette Benning , Russell Brand , Rose Leslie , Sophie Okonedo ,Jennifer Saunders , Letitia Wright e Tom Bateman, ovviamente tutti sospettati del primo omicidio che si consumerà a bordo della Karnak.

La pellicola inizia con un curioso prologo sulle origini dei baffi di Hercules Poirot e Branagh ce lo mostra con le truppe belga in difesa del loro paese nel 1914. Un bel prologo girato in bianco e nero (come il suo Belfast tra poco in uscita) su una battaglia della prima guerra mondiale. Le libertà e le differenze tra romanzo o il film del 1978 le lasciamo agli appassionati dei romanzi della leggendaria scrittrice , ma limitandoci ad un giudizio solo sull’opera non possiamo che apprezzare lo sforzo di Branagh di aver portato nuovamente sullo schermo questo classico.

Senza dubbio la pellicola ha goduto di molta pubblicità negativa per le vicende di Arnie Hammer e dello scandalo che aveva fatto pensare alla Disney, entrata in possesso da poco della 20th Century Fox ora 20th Century Studios, perfino di rigirare tutte le scene con l’attore. Per fortuna si è evitato questo inutile scempio, e alla fine l’opera di Branagh esce a testa alta e lo possiamo senz’altro considerare un valido adattamento,  specie per i giovani (e non solo loro) che saranno attirati dal cast il particolare dalla Wonder Woman Gal Gadot,  che  ha i numeri giusti per questo rilettura da 21° secolo dell’opera di Agatha Christie.

Forse la regia di Branagh esagera nei virtuosismi dei movimenti di camera e sicuramente la scelta del 65mm si sposa davvero male con le nuove tecnologie utilizzate per ricreare l’Egitto del 1937, ma le nuove generazioni noteranno poco le differenze e sicuramente per quelli totalmente digiuni dell’opera e delle pellicole precedenti della Christie, la pellicola sarà una gradevole sorpresa ricca di colpi di scena e pistole fumanti. Una storia più in linea con i nostri tempi,  in particolare riguardo al razzismo, migliorando da questo punto la visione “imperialista”, ma inevitabile della scrittrice all’epoca. “L’amore non un gioco giocato in modo equo, Non ci sono Regole”, con questa frase di Linnet Ridgeway-Doyle potremmo riassumere l’anima del film di Branagh, che riesce a centrare l’atmosfera e il cupo romanticismo del libro, descrivendo l’amore come la forza più potente e al tempo stesso pericolosa del mondo, una sfida che solo Hercules Poirot poteva  superare.

“Poliamore mio” è il nuovo singolo degli Anticorpi, in uscita a San Valentino!

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