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Argo ci racconta “Metà settembre”, il nuovo singolo

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Esce venerdì 30 settembreMetà settembre“, il nuovo singolo di Argo, il secondo co-prodotto con Trem. Il brano si suddivide in due “fasi” principali, scandite dalle strofe e i ritornelli.

Argo nelle strofe espone a trecentosessanta gradi il fenomeno psicologico dell’overthinking che costringe l’artista, come molte persone, in un vortice di pensieri, preoccupazioni e ragionamenti disordinati che non si riescono a gestire in alcun modo. Nel ritornello, invece, la realizzazione. “Ed è già metà settembre”, come se tutti quei pensieri abbiano reso impossibile mantenere una cognizione del tempo lineare, facendoci cadere dal cielo in una sorta di checkpoint dove si ricomincia tutto da capo. La produzione, abbozzata da Argo, è stata arricchita ed arrangiata in seguito da Trem che ha saputo valorizzare al meglio l’intenzione emotiva del pezzo.

  1. Ti confronti mai con Trem sul significato dei brani? Che discussioni ne vengono fuori?


    Si, capita spesso che io e Trem riflettiamo insieme sul significato dei nostri pezzi. La cosa interessante è che percepiamo le stesse energie quasi sempre, ma ci sofferiamo su cose diverse. Penso che questo sia dovuto proprio perché ricopriamo due ruoli complementari ma pur sempre differenti.

  2. Questo brano ci accompagna alla fine di settembre, e nel momento in cui è uscito è arrivato il freddo. È un caso?


    Hahahaha, vorrei aver avuto potere sul clima, soprattutto quest’anno, ho definitivamente capito di preferire il freddo.

    Inevitabilmente non posso negare di essere felice di questa coincidenza, fin da quando abbiamo chiuso la traccia la associavamo ad un clima come quello di questi giorni, siamo stati fortunati a poter festeggiare l’uscita del singolo con un bel maglione e un pò di vento fresco.

  3. Come descriveresti l’overthinking a chi non sa cosa sia e non riesce a immedesimarcisi? 


    L’overthinking è una cascata di pensieri che si aggrovigliano in loop e senza logica. È come un sogno che prende mille risvolti che non ti saresti mai aspettato e che non riesci ad interrompere. A volte questi “pensieri infiniti” possono innescare cose interessanti ma la maggior parte delle volte è solo fastidioso, logorante e auto-sabotante.
  4. Ogni brano che pubblichi va a indagare un disturbo o un disagio psicologico. Come mai sei così interessato a queste cose? E cosa pensi che abbiano a che fare con la musica? 


    Sarò onesto, non riesco a non parlarne. In passato ho avuto le mie difficoltà e la musica è l’unico “spazio” che riesco a percepire come “sicuro”, dove riesco ad essere sincero con me stesso affrontando totalmente problemi come questo.
 La musica è un estensione di chi la fa, e io sono così, sono uno un pò incasinato

  5. Cosa hai in programma ora?
 


    Sto organizzando molte cose, ottobre sarà un mese importante, e anche novembre. Non vedo l’ora di potervi dire di più!

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