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“Adrenalina” è il nuovo singolo di Lorenzo Semprini: conosciamolo meglio

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Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché? 

Ho deciso di farlo forse tardi a 25 anni, quando ho messo in piedi una situazione live (Miami & the Groovers) che mi avrebbe poi portato a suonare in tanti  posti nel mondo, incontrare dei veri miti come Springsteen ad esempio. Perché faccio musica? semplice è una esigenza.

Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli. 

Sicuramente il primo passo è imparare uno strumento, la chitarra nel mio caso. L’altro passo importante è stato iniziare a scrivere le mie storie, le mie canzoni. Una volta che hai a fuoco cosa vuoi dire tutto viene di conseguenza. L’arma che ho utilizzato è stato suonare dal vivo in maniera davvero massiccia, gettando semi a destra, a sinistra, ovunque.

Qual è il tuo genere musicale? 

Sono cresciuto con il rock americano fondamentalmente, lo definirei heartland rock, blue collar rock, ma ho sempre apprezzato anche i folksinger, gli storyteller e sicuramente il cantautorato italiano nella seconda parte della mia vita mi ha detto tante cose.

Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale? 

Tantissimi e non solo musicisti, te ne sparo a raffica un po: Bob Dylan, Bruce Springsteen, U2, Federico Fellini, John Belushi, Ramones, Clash, De Gregori, Capossela, Tom Waits, Steve Earle, Cormac McCarthy, Stephen King, Clint Eastwood, Sergio Leone, Ennio Morricone, David Lynch, Rolling Stones, Elvis,Chuck Berry, The Tallest man on earth, Waterboys, Van Morrison, Woody Guthrie, Tom Petty, Lucio Battisti e molto altro…

In questo periodo sei salito su un palco?

Tardi, forse a 25 anni, so solo che quando ci sono salito poi non sono più sceso. Il palco, la dimensione live credo sia quella in cui mi sento più a mio agio, dove mi sento meglio, dove mi sento a casa. Le mie canzoni dal vivo credo acquistino qualcosa di più rispetto alle versioni in studio. La strada è una grande maestra.

Che cosa nei pensi dei Talent Show? 

Di per sé non li giudico male, sono certamente delle scorciatoie, dei contenitori usa e getta, la cosa che fa male è vedere i Talent come gli unici strumenti per arrivare ad avere successo. La cosiddetta “gavetta” serve ancora, invece i Talent ti vendono l’illusione di arrivare in fretta con poca fatica.

Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole.

Diretto, ironico, potente.

Cos’è la musica per te? 

E’ una esigenza, è un mondo a parte, quello in cui puoi ritrovare te stesso senza troppe costrizioni. La vita senza musica sarebbe davvero sbiadita.

“Come Frank” è il nuovo singolo di Francesco Curci

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