Cultura

Torna a Barbarano Romano “Il senso di un paese”, la V edizione del festival antropologico e sociale dedicato ai piccoli centri.

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Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre torna a Barbarano Romano, nel cuore della Tuscia, un ricco programma di cinema, musica, danza, talk sull’ambiente, fauna e turismo aperti gratuitamente al pubblico

 Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre torna nel borgo medievale di Barbarano Romano, in provincia di Viterbo, “Il senso di un paese”, la quinta edizione del festival antropologico e sociale del “Buon Vivere”, dedicato ai suggestivi piccoli centri e alla loro cultura, che si svolge nel cuore del Parco Regionale Marturanum e in un’area archeologica, quella di San Giuliano con le sue vestigia etrusche di inestimabile valore.

Ideato dal regista Gianfranco Pannone, e organizzato in collaborazione con le Associazioni Barbarano Cultura, Tuscia Nuova ed Epica, l’Amministrazione Comunale guidata da Rinaldo Marchesi e il Parco Regionale diretto da Stefano Celletti, attraverso un programma di cinema, danza, musica, incontri, approfondimenti sull’ambiente, passeggiate e degustazioni, ha l’obiettivo di raccontare le risorse di tanti paesi che rischiano di essere dimenticati dall’Italia delle grandi città.

«”Buon vivere” che è anche nella capacità di godere del territorio prendendosi ciascuno di noi la responsabilità di tutelarlo consapevolmente, in un gioco di riflessi tra passato e presente: il passato di una storia antica che è tutta nelle mura di Barbarano stessa oltre che nei suoi siti archeologici; il presente che è nella capacità di guardare al suo rinnovarsi, grazie ai giovani, in particolare, che decidono di non abbandonare il luogo d’origine, come accade troppo spesso nel nostro Centro Sud», afferma Pannone, a nome del gruppo di lavoro della manifestazione che raccoglie sia abitanti del luogo che “ospiti” romani del borgo di mille abitanti nella Tuscia. Zona scelta nel tempo come set naturalistico e storico di film d’autore come “La Strada” di Federico Fellini, “L’Armata Brancaleone” di Mario Monicelli girato tra Vitorchiano, Nepi e Civita Castellana, ma anche di serie tv tra cui “The Young Pope” di Sorrentino e I Medici.

Accoglienza, resilienza e sguardo in ascolto definiscono le tre giornate in programma, che si svolgeranno tra la chiesa di Sant’Angelo (piazza Marconi) e bar Oasi (Loc. S. Quirico).

Programma

 

Il Festival si apre, venerdì 13 alle ore 18.00, al bar Oasi, in località San Quirico, con “Brown-1” spettacolo di danza curato dalla della Tanz Company Gervasi di Vienna, fondata da Elio Gervasi, nel 1986, attiva per più mesi sul territorio di Barbarano con i suoi giovani allievi provenienti da diversi paesi europei. Si prosegue, alle 21.30 in Piazza Marconi, con “Etruria In Concert”, kermesse musicale con protagonisti la band viterbese dei Costa Volpara e il cantautore Giacomo Rossetti da Grosseto, presentati dal film-maker Gianpaolo Rossi, Presidente dell’Associazione Tuscia nuova. La rassegna continua –  sabato 14 alle ore 10:30 presso il complesso di Sant’Angelo – con un approfondimento sulla fauna selvatica del Parco Marturanum da titolo “Al Lupo! AL Lupo!”, moderato da Maria Cristina Locori, con alcuni ospiti, la presentazione di una videoguida del Parco, e a seguire degustazioni di Natura in Campo, a cura della Regione Lazio. E’ la volta, alle ore 17.00 sempre presso la sala Sant’Angelo, di un nuovo appuntamento per rispondere insieme a una domanda provocatoria: “A cosa servono i paesi?”. All’incontro Gianfranco Pannone e Raimondo Fortuna – Presidente di Barbarano cultura – conversano con il giornalista e scrittore Andrea Di Consoli. Segue la consueta cerimonia di consegna dei riconoscimenti “Amici di Barbarano romano e della Tuscia” alla presenza del Sindaco Rinaldo Marchesi. Appuntamento, alle ore 21.00, ancora a Sant’Angelo, con la regista Susanna Nicchiarelli per un incontro condotto da Gianfranco Pannone e seguire la proiezione del suo film “Chiara”, opera dedicata alla santa d’Assisi girata per buona parte nel territorio di Barbarano Romano, presso la chiesetta di San Giuliano, e all’interno della suggestiva area archeologica, che chiude la trilogia iniziata con “Nico, 1988” e proseguita con “Miss Marx”.

Si chiude – domenica 16 alle ore 11:30 – con una passeggiata archeologica dalla sede del Parco Regionale Marturanum, partendo dalla piccola chiesetta di campagna consacrata a Sant’Antonio, luogo di storie e leggende che gli stessi curatori del festival racconteranno ai visitatori. Brindisi finale con ottimi vini della Tuscia.

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