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Maurizio Nieri: ”Concretezza e creatività, un binomio perfeffo per Atelier Nieri”

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Ambasciatore del Made in Italy nel mondo, il brand toscano “Atelier Nieri” ha il proprio quartier generale a Quarrata, nel pistoiese, e dal 1929 produce divani. Maurizio Nieri è designer creativo e imprenditore, da alcuni anni è al vertice  dell’azienda di famiglia e l’ha proiettata in una dimensione di crescita e di sviluppo. “Atelier Nieri” e i suoi salotti grazie alla loro indiscussa qualità, vengono scelti per arredare le case ma anche hotel, home office, meeting room, uffici. Intraprendente e con uno sguardo sempre rivolto al futuro, Maurizio Nieri porta avanti una realtà industriale che si è affermata nel nostro Paese e nei mercati di quasi tutto il mondo. Soddisfatto del rapporto e dell’alchimia che si è creata in questi anni con i clienti sogna di migliorare ancora di più la reputazione del Made in Italy, contrastando l’amaro fenomeno della contraffazione. “Dalla più piccola impuntura al più forte e resistente telaio. Sono i dettagli, il nostro punto di forza”, spiega Maurizio Nieri che aggiunge che la mission e anche quella di “combinare bellezza e funzionalità, estetica e qualità, nella realizzazione dei salotti”. Alla quarta generazione e prossima al suo primo secolo di storia.

Qual è la bussola di questa esperienza?  
È senza dubbio l’adesione ad un progetto familiare che negli anni, dalla sua originale vocazione artigianale e tradizionale si è saputa evolvere con creatività ed innovazione. Da Nonno Gino, giovane ebanista, al quale si deve la scintilla di questa esperienza, fino a Lorenzo, mio figlio, esponente della quarta generazione di un progetto e di un racconto emozionale, imprenditoriale che in tutti questi anni è stato capace di guadagnare credibilità sul mercato e rilanciare questa sfida anche oltre i confini nazionali, contribuendo ad esportare il saper-fare di qualità italiana”. 

Mode e stili. Come si resiste al tempo che passa?
Se c’è una cosa che in tutti questi anni non abbiamo mai perso di vista è la funzione sociale che in un contesto domestico, e non solo, può avere il divano. Non è prettamente un elemento di design, è molto di più”. 

Come si raggiunge il successo alla guida di un’impresa che esporta nel mondo? 
Concretezza e creatività costituiscono un binomio perfetto. Non deve interessare solo il prodotto; ma tutti i meccanismi che contribuiscono a farlo nascere. In questo modo si può pianificare e guardare al futuro e far fare passi in avanti al proprio brand. Il design poi è un altro aspetto basilare, bisogna tradurre la contemporaneità in offerte senza confini e senza tempo, facendo in modo che aumenti l’apprezzamento e la richiesta all’estero, solo così l’export potrà rappresentare il valore aggiunto del fatturato”. 

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