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L’attore Salvatore Piemonte sul set di un film ambientato in Sicilia

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L’attore catanese Salvatore Piemonte sarà sul set di un film che avrà come sfondo la Sicilia, la sua terra d’origine. E sarà una pellicola dai toni drammatici, dove non c’entreranno malavita o altro. Tuttavia il vero concept rimane per ora top secret.

Fra qualche settimana a Cannes si apriranno le porte del Festival  del Cinema. Che idea ti sei fatto di queste Kermesse legato al mondo del grande schermo?

Il Festival di Cannes è sicuramente un evento molto  importante per il grande schermo poiché i riconoscimenti ad esso associati sono davvero tanti e di noto valore, rappresenta uno degli eventi  più ambiti dalle star del cinema. Da oltre settantacinque anni questo Festival ci regala l’esaltazione dell’arte cinematografica in tutte le sue sfaccettature:  l’eleganza, l’innovazione e la tradizione vengono miscelati in un’unica soluzione. La mia idea a riguardo è decisamente legata al fatto che per un attore un evento cosi rappresenta il massimo, rappresenta lo spazio vitale in cui sentirsi arricchiti, coinvolti e partecipi del grande schermo.

Tu stesso sei stato a quello di Roma. Che significa per un attore in ascesa, prendere parte a queste manifestazione?

Per un attore in ascesa come me significa realizzare un sogno, fatto di luci e celebrità, di eleganza e bellezza. Partecipare a questi eventi e farne parte per me è stato anche molto formativo, ho toccato con mano questa splendida realtà che mi ha arricchito anche come persona. Questo tipo di eventi di cui sentivo parlare o vedevo in TV, in quel momento facevano parte di me ed ero molto emozionato.

Di recente ti abbiamo visto sul set, quali sono le emozioni che provi mentre ascolti il Ciak si gira?

La verità è che mi sono sentito come se lo facessi da una vita, ho sentito una carica e una concentrazione al contempo che ho iniziato da subito  a girare la prima scena. Mi sono sentito come se il set fosse il mio ambiente naturale. Pensavo di avere ansia e invece è stato tutto molto spontaneo.  Credevo che quel primo Ciak non fosse il primo ma uno dei tanti che avevo già sentito.

Ti hanno proposto una sceneggiatura piuttosto impegnativa: preferisci ruoli drammatici  o più leggeri?

La mia preferenza è sui ruoli drammatici, quelli che lasciano il segno, che rimangono dentro anche quando si finisce di girare un film. Credo che la complessità di fare questo mestiere risieda nel fare un po’ tutto da quelli più leggeri a quelli drammatici a quelli d’azione. Mi piacciono le cose difficili, impegnative ed emozionanti.

Se dovessi scegliere un genere , in che cosa ti piacerebbe cimentarti?

Mi piacerebbe fare un film d’azione, avere un ruolo parecchio carismatico come sono io, Vorrei comunque fare esperienze diverse e abbracciare diversi generi da quelli drammatici a quelli d’azione. Credo che non si possa rimanere fermi a una preferenza ma piuttosto crescere interpretando cose diverse. Quindi sono pronto ad accogliere qualsiasi ruolo  mi venga proposto

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