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Il ritratto del Duca, “Wellington, Wellington… Wellington!”: Napoleone Bonaparte

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Il ritratto del Duca

Il ritratto del Duca, abbiamo volutamente citare il grande Rod Steiger dove nel  film Waterloo, nel ruolo di Napoleone, recita l’ossessione di Wellington dei suoi generali, e si sposa bene con questa irrestibile commedia British che racconto il vero furto del ritratto del Duca di Wellington ad opera di Francisco Goya e conservato nella National Gallery di Londra.

La pellicola diretta da Roger Mitchell vede protagonista Jim Broadbent ed Helen Mirren  in una performance irresistibile, protagonisti nella storia dell’improbabile furto realmente accaduto del dipinto dalla National Gallery.

Una sola volta nella storia qualcuno è riuscito a rubare un’opera d’arte dalla National Gallery di Londra è questo è stato proprio  Il dipinto in questione: il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya. Roger Mitchell supportato dal suo cast perfetto confeziona una commedia perfetta che strappa tanti sorrisi grazie ad una narrazione semplicemente deliziosa.

Il furto a fin di bene viene compiuto (forse) da Kempton Bunton (Jim Broadbent) un tassista sessantenne che vuole cambiare il mondo con le sue campagne sociali. Un acceso socialista in una Inghilterra in mano ai conservatori, che sta uscendo lentamente dal duro dopoguerra. Uno degli obiettivi del nostro protagonista è abbattere l’odioso canone televisivo imposto a tutti i possessori di TV dalla BBC. E quando scopre in tv che da poco la National Gallery ha acquisito da un privato per ben 140.000 sterline lo storico dipinto, decide di rubarlo per chiedere un curioso riscatto, ovvero restituire il quadro a patto dell’impegno del governo ad aiutare gli anziani e i numerosi reduci di guerra anche per pagare il  balzello televisivo.

Aiutato dal figlio Jackie (Fionn Whitehead), l’uomo celerà il dipinto all’insaputa nella stoica moglie che sopporta le sue battaglie sociali Dorothy (Helen Mirren), in una impresa che ci ricorda un novello Robin Hood.

Non vogliamo andare oltre nel raccontarvi la storia, ma veramente possiamo dire che questa pellicola vale anche la fatica di stare con la mascherina al cinema, dove riderete  comunque al di sotto di essa, amando questi incredibili personaggi, che sembrano quasi irreali, se la vicenda non fosse tutta vera.

Il ritratto del Duca incrocia commedia, satira sociale, ma affronta anche i problemi veri, da un lutto irrisolto, e ci offre un fantastico spaccato dell’Inghilterra degli anni ’60 e di una fumosa Londra con i suoi autobus a due piani da prendere al volo.

Ultima nota ve la lasciamo con questa foto legata ad una fantastica citazione all’interno del primo 007 Dr. No (Agente 007- Licenza di Uccidere 1962), un degno omaggio all’ormai scomparso Sean Connery, che ci ricorda come la vicenda che si era svolta un’anno prima fece includere il dipinto nella preziosa collezione del Dr.No.  Cosa chiedere di più ad una delle migliori commedie british, che resterà nella storia del cinema? Godetevela.

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