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Fabio Smitti ci racconta il suo nuovo singolo “Satisfaction”

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É uscito mercoledì 7 settembre 2022 “Satisfaction“, il nuovo singolo di Fabio Smitti. Un nuovo capitolo per l’alterego di Fabio Cancian che, con questo brano, vuole comunicarci che chiunque dovrebbe avere una quotidiana coscienza di chi è e cosa vuole fare, per vivere a pieno ogni istante della propria vita. Tuttavia anche in questo fortunato caso, a volte le circostanze ci portano su strade diverse da quelle che ci eravamo prefissati.

Il brano, che unisce dance, elettronica e cantautorato, parla di un uomo (o una donna) cosciente che guardandosi attorno non trova soddisfazione in quello che vede, dai temi banali della sua quotidianità a temi più impegnati che riguardano la collettività. Immagina che certe cose dovrebbero andare in tutt’altro modo e che se così fosse lui stesso ne godrebbe e starebbe meglio. E quindi questa soddisfazione la cerca convinto che le persone possano cambiare, cominciando dalle piccole cose poi chissà, magari un giorno saranno felici… Siete pronti?

Noi sì, e infatti lo abbiamo intervistato!

Come mai hai scelto un nome d’arte che non sembra un nome d’arte?
Volevo mantenere il mio nome e cambiare il Cognome. Pensando a Mr. Smith di matrix, un personaggio che adoro, ho Italianizzato ul suo cognome e quindi Fabio Smitti! Comunque molti lo identificano come nome d’arte nel momento in cui lo associano a me.
 
Hai un curriculum musicale abbastanza lungo. Che cosa pensi che sia cambiato negli ultimi anni? 
Penso che sia un dato di fatto che da una parte il numero di artisti che fanno musica negli ultimi anni sia aumentato in modo esponenziale, dall’altro che questi ultimi tuttavia siano influenzati dalla massa degli ultimi anni. La massa e mi riferisco a giovani e giovanissimi, ingurgitano tantissime informazioni musicali che sono però spesso superficiali. La canzone che piace è spessissimo il tormentone del momento. E del genere del momento. Ma dura poco perché “scrollando” vogliono altro e altro ancora, perennemente insoddisfatti, ma visto il mare di informazioni che hanno continuano a cercare. Chi fa musica di conseguenza, la fa sulla base di quello che ha ascoltato diventando alla fine la brutta copia di una brutta copia già brutta. È tutto velocissimo.
Io sono della generazione che una cassetta per duplicarla dovevi mandarla in play e quindi approfittavi per ascoltartela. O del giradischi che bene o male ti costringeva ad ascoltare tutte le tracce, difficile “skippare” col giradischi. Un album prestato una volta lo custodivi, ne leggevi il libretto o la copertina, diventava un riferimento fisico oltre ovviamente ad ascoltarlo diverse volte. È riconosciuto che diversi album in passato al primo ascolto lasciavano perplessi ma dopo diversi ascolti te ne innamoravi. Chi oggi tra la massa ascolta un nuovo album 5/6 volte se al primo ascolto non piace? Cosa è cambiato quindi? La velocità nel fare e ascoltare la musica. Bisognerebbe dare il tempo giusto alle cose.
C’è qualche aspetto dell’essere un artista indipendente di cui non ti piace occuparti? 
Beh, la gestione dei social network!
Cosa volevi con “Satisfaction”, il tuo ultimo singolo?
Tutto è nato dal desiderio di coniugare musica elettronica con il cantautorato. In primis canticchiando testi sopra a brani di altri autori, trovando la cosa interessante.Poi creando la mia base supportato da professionisti del settore. Infine scrivendo i testi come un sarto cuce il vestito addosso alla figura.
Volevo quindi far arrivare al pubblico un messaggio: la quotidianità ci mette a confronto con situazioni più o meno stressanti, se troviamo il coraggio di fermarci a riflettere su quello che accade attorno a noi, capiamo cosa non ci piace e cosa invece desideriamo per essere soddisfatti e felici. Al contrario restiamo passivi magari anche lamentandoci.
Programmi per il futuro? 
La premessa è che quando creo una canzone, non penso solo al brano ma anche al suo videoclip. Miro alla sinuosi tra questi elementi, che il tutto diventi quindi un’opera completa. Vorrei in futuro evolvere in quest’arte, creando altri brani e immagini, magari un EP con un filo conduttore.


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