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Covid, ansia e stress post-traumatico i segni non visibili della pandemia per Davide Cafiero

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Soluzioni e nuovi servizi costruiti intorno alle diverse necessità delle persone, per andare incontro alla sempre maggiore richiesta di risolvere problematiche emerse e aggravatesi durante la pandemia. Ansia, paura, solitudine, depressione e stress sono alcuni dei segnali che si notano maggiormente nelle persone come conseguenza diretta del Covid-19. Problematiche sulle quali sta lavorando Helaglobe, azienda fiorentina che opera nel settore della salute tenendo i bisogni delle persone al centro dello sviluppo dei propri progetti.  
La pandemia è ormai associata a livelli altamente significativi di disagio psicologico che, in molti casi, raggiungono la soglia di rilevanza clinica. La mitigazione dell’impatto del Covid-19 sulla salute mentale è diventata una priorità internazionale di salute pubblica. Una recente rassegna internazionale che ha preso in esame studi provenienti anche dall’Italia1 ha dimostrato come il Covid-19 abbia rappresentato una minaccia senza precedenti alla salute mentale, determinando sulla popolazione generale tassi relativamente alti di sintomatologie legate ad ansia (dal 6,33% al 50,9%), depressione (dal 14,6% al 48,3%), disturbo da stress post-traumatico (dal 7% al 53,8%), disagio psicologico (dal 34,43% al 38%) e stress (dall’8,1% all’81,9%). Tra i soggetti più colpiti molte persone che già soffrivano di malattie croniche quali per esempio la fibromialgia, il diabetela broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): patologie che, richiedendo una gestione quotidiana, creano non solo disagi a livello fisico, ma possono anche avere un impatto negativo sull’equilibrio psicologico di chi ne soffre. Sempre più persone che convivono con malattie croniche, infatti, sviluppano sintomi legati a stress, ansia, depressione, senso di inadeguatezza, che con la pandemia sono stati amplificati: tuttavia, solo una bassissima percentuale affronta la patologia anche dal punto di vista psicologico.
 
Secondo recenti analisi condotte dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP), il 40% della popolazione presenta elevati livelli di stress e più del 60% degli italiani chiede un supporto per tornare alla normalità. Inoltre, da un ulteriore studio2, emerge che la prevalenza dei sintomi depressivi e ansiosi è rispettivamente del 24,7% e del 23,2%; il 42,2% della popolazione presa in esame ha disturbi del sonno e, tra questi, il 17,4% registra insonnia moderata/grave. Oltre a questo, paura del contagio, preoccupazioni per la malattia e la morte ed ansia per la salute futura, insieme alle incertezze economiche, sono fattori di stress che vanno ad incidere sul percepito di molte persone. 

“I numeri parlano chiaro – afferma Davide Cafiero, fondatore di Helaglobe – mostrando un allarmante impatto psicologico della pandemia da Covid-19 sulle persone. Questo non solo per aver aggravato le condizioni di chi soffriva già di patologie croniche, fisiche o psichiche, ma anche per aver creato una nuova classe di pazienti. Ansia e paura di essere contagiati, la preoccupazione di dover affrontare una malattia nuova, la solitudine sofferta durante il lockdown, sono tutti elementi che hanno scatenato nelle persone un forte stress che spesso ha determinato ripercussioni psicofisiche. In Helaglobe siamo da sempre impegnati a trovare soluzioni per migliorare la vita delle persone sia a livello fisico che psicologico. Stiamo infatti mettendo a punto nuovi servizi costruiti intorno ai sempre maggiori bisogni delle persone”, conclude Cafiero. 

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