Christopher Plummer, famoso in tutto il mondo per la sua interpretazione del Capitano Von Trapp in uno dei film più popolari di tutti i tempi: “Tutti insieme appassionatamente” (1965, The Sound of Music), ci ha lasciato. Ora ripercorrendo la sua carriera riscopriamo uno dei più grandi attori che ci ha regalato performance leggendarie al cinema, teatro e in tv.
A gentleman whose name is Christopher Plummer died today. He was what I call a friend. What is the definition of a friend? Somebody you know intimately whose every breath and every thought that is so much like yours or can a friend be someone whose life is… pic.twitter.com/VodBKXm5Uz
— William Shatner (@WilliamShatner) February 5, 2021
Con questo Tweet Willam Shatner , canadese come Plummer, ha ricordato il grande attore e suo amico.
Un carattere difficile quello di Plummer che ha sempre tenuto molto alle sue capacità, arrivando solo dopo a rendersi che l’amato musical del 1965 “Tutti insieme appassionatamente“, che lo consegna ora alla leggenda, mentre lui per lungo tempo lo aveva denigrato definendolo in modo scherzoso con un gioco di parole sul titolo originale “The Sound of Music” in “The Sound of Mucus“.
“Quella roba sentimentale è la cosa più difficile da interpretare per me, soprattutto perché sono formato vocalmente e fisicamente per Shakespeare“, disse Plummer in un’intervista alla rivista People nel 1982. “Per fare una parte schifosa come von Trapp, devi usare ogni trucco che conosci per riempire la carcassa vuota del ruolo. Quel dannato film mi segue in giro come un albatro. ” Ma la sua opinione poi cambiò.
The world has lost a consummate actor today and I have lost a cherished friend. I treasure the memories of our work together and all the humour and fun we shared through the years. My heart and condolences go out to his lovely wife Elaine, and his daughter Amanda.
-Julie Andrews
— Julie Andrews Online (@JAOnlineNews) February 5, 2021
E’ davvero infinito i ruoli con cui si è confrontato nella storia interpretando grandi personaggi di romanzi o della storia: Leo Tolstoy, Aristotele, Franklin D. Roosevelt e Alfred Stieglitz, Rudyard Kipling e Cyrano de Bergerac, ma Plummer non ha neanche disdegnato la televisione, con ruoli che gli hanno regalato ben due Emmy grazie alla mini-serie “The moneychangers ” tratto dal romanzo omonimo di Arthur Hailey” (1976, uscita da noi con il titolo de I Boss del dollaro) e nel 1994 per la narrazione di “Madeline” una serie animata destinata ai bambini.
Christopher Plummer had so many great roles, but I’ll always remember him this way. pic.twitter.com/Aqq6NHZvzz
— Rep. Eric Swalwell (@RepSwalwell) February 5, 2021
Sono tantissimi i fan che stanno ora ricordando Plummer sui social.
E potremo continuare ben oltre wikipedia elencando tutti i ruoli di Plummer non ultimo quello che gli regalò a 82 anni la vittoria dell’Oscar nella categoria di attore non protagonista. Era la persona più anziana ad aver mai vinto un Academy Award in una categoria competitiva nel 2012 grazie al ruolo di Hal, un uomo che si dichiara gay con entusiasmo dopo un matrimonio pluridecennale e la morte di sua moglie, nella dolceamara storia padre-figlio “Beginners“. Un oscar tardivo nella tradizione di Hollywood : “Hai solo due anni più di me, tesoro“, disse Plummer, rivolgendosi alla statuetta d’oro durante il suo discorso di accettazione. “Dove sei stata durante tutta la mia vita?“
E la riprova del suo fascino magnetico e capacità attoriali si ripetè nel 2017 dove ha interpretato il ruolo di J. Paul Getty, il miliardario che si rifiuta di pagare un riscatto per il nipote rapito, nel film di Ridley Scott “All the Money in the World” (Tutti i soldi del mondo), un ruolo in cui è entrato all’ultimo minuto per sostituire Kevin Spacey vittima dello noto scandalo sessuale, e che gli valse un’altra nomination all’Oscar.
“Non sono una superstar – grazie a Dio”,disse Plummer in un’intervista al Times nel 1982. “Cristo, essere una superstar deve essere estremamente stancante e limitante” aggiunse “Preferisco essere riconosciuto a metà per strada e avere buoni tavoli nei ristoranti”.
“Mentre TS Eliot misura la sua vita con i cucchiaini da caffè, io misuro la mia in base alle commedie in cui sono stato”, ha scritto nel suo ampio libro di memorie del 2008, “In Spite of Myself”.
In teatro non è stato da meno con un Tony vinto nel ruolo del titolo di “Cyrano”, una versione musicale del 1973 di “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, e nel 1997 per Barrymore, recitando fino al 2007 dove è stato nominato per un’altro Tony in “Inherit the Wind”, la sua ultima apparizione a Broadway.
Ha detto: “È una delusione tremenda quando la serata è finita. Hai dato moltissimo alla tua personalità con solo la ricompensa di un applauso alla fine, che è una ricompensa meravigliosa ma non abbastanza per riempire il resto della notte “.
Addio Mr.Plummer.
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