CATANIA – Il rapporto tra conoscenza, scienza e coscienza, le applicazioni concrete, le paure ingiustificate e le speranze eccessive. L’intelligenza artificiale non porterà al mondo comandato dai robot, ma l’uomo sarà sempre al centro dello sviluppo tecnologico e con esso migliorerà la qualità della vita. Queste le conclusioni dell’ultima lezione sul tema: “I volti del logos tra teoria e applicazioni concrete in relazione alle problematiche dell’intelligenza artificiale”, della Scuola di formazione comune, organizzata da Futurlab e da Compagnia delle Opere Sicilia. Dopo l’intervento del presidente di Futurlab, Antonio La Ferrara, che ha tratto le conclusioni del ciclo e ringraziato i relatori, tutti di altissimo profilo professionale, gli sponsor e gli Enti che hanno concesso il patrocinio, i saluti istituzionali del professore Antonio Terrasi, dell’Università di Catania e dell’ingegnere Vincenzo Passanisi, dirigente del Servizio informatico del Comune di Catania. Successivamente sono intervenuti i relatori: Sebastiano Battiato, professore ordinario di Informatica dell’Università di Catania; Antonino Rapisarda, docente di Filosofia e storia; Roberto Valenza, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia dell’Ospedale di Gela, da remoto di Nino Guarnacci, direttore tecnico di Salesforce Italia, azienda che si occupa dell’applicazione dell’ intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione, secondo il quale Istituzioni ed Enti pubblici devo prevedere nella loro dotazione di personale nuove figure professionali, adeguate a supportare la tecnologia in evoluzione. Assente il presidente di Compagnia delle opere Sicilia, Salvatore Motta, rappresentato dalla direttrice generale, Claudia Fuccio. All’incontro, moderato dal giornalista Daniele Lo Porto, hanno attivamente partecipato, come nelle precedenti lezioni, studenti rappresentativi delle associazioni di universitari e classi dei licei Galileo Galilei e Nicola Spedalieri di Catania. Hanno posto domande ai relatori Federico Fazio del Galilei, Emanuele Consoli di We love Unict e Costantino Ragonese di Nike.
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