Cinema

SalinaDocFest 2025: il festival del documentario narrativo nell’isola di Salina dal 15 al 20 luglio

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Il SalinaDocFest annuncia un cambiamento significativo: la 19ª edizione si terrà dal 15 al 20 luglio 2025. Una scelta strategica che segna il passaggio da settembre a piena estate pensata per aprire il festival a un pubblico più ampio, giovane e internazionale, favorire una maggiore partecipazione e incentivare l’approdo turistico sull’isola. Una scelta pensata anche per allargare gli orizzonti del documentario narrativo, sdoganarlo definitivamente come forma d’arte accessibile e coinvolgente, e far risplendere Salina e la Sicilia come meta culturale, oltre che paesaggistica.

Salina, storica sede della Panaria Film, si conferma fulcro culturale e cinematografico dell’arcipelago. Fin dagli anni Cinquanta, le Eolie sono state fonte d’ispirazione per grandi registi italiani e internazionali: da Roberto Rossellini, che girò Stromboli, terra di Dio, uno dei film simbolo del neorealismo e della sua collaborazione con Ingrid Bergman, ad Anna Magnani, protagonista di Vulcano di William Dieterle, senza dimenticare Michael Radford, che ha scelto Salina per ambientare alcune delle scene più poetiche de Il Postino, con Massimo Troisi, Nanni Moretti, che ha fatto tappa proprio sull’isola con il suo Caro Diario e Vittorio De Seta, maestro del documentario poetico che a Stromboli girò il suo Isole di fuoco. Oggi, il SalinaDocFest raccoglie e rinnova questa eredità trasformando l’isola in un laboratorio narrativo a cielo aperto, dove il paesaggio si fonde con lo schermo. Gli eventi si svolgeranno in location suggestive tra mare e vulcani: piazze, porticcioli, terrazze affacciate sul blu e giardini mediterranei.

Il SalinaDocFest nasce nel 2007 da un’idea di Giovanna Taviani, regista e saggista, con l’intento di creare uno spazio dedicato al documentario narrativo come strumento di racconto e riflessione sulla realtà. Sin dalle prime edizioni, il festival si è distinto per uno sguardo attento alle identità fragili, alle questioni di genere, alle migrazioni e ai conflitti culturali, portando il cinema del reale in luoghi simbolici dell’isola e creando un dialogo aperto tra autori, pubblico e territorio. Nel tempo, il progetto ha trovato un sostegno solido e visionario in Giulia Giuffrè, oggi Presidente dell’Associazione SalinaDocFest, che ha contribuito a rafforzare il legame tra cultura, impresa e territorio, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del Sud. La collaborazione tra Taviani e Giuffrè ha trasformato il SalinaDocFest in un laboratorio capace di coniugare rigore artistico, pensiero critico e progettualità concreta, in un’alleanza che dà voce a narrazioni nuove, libere, inclusive e necessarie.

Quest’anno, inoltre, la presenza di un’altra figura femminile, Silvia Bizio – giornalista, autrice e storica corrispondente da Los Angeles per “la Repubblica”, nonché curatrice e membro di giurie internazionali nei maggiori festival cinematografici – conferisce al SalinaDocFest una forte impronta internazionale, segnando l’inizio di un nuovo percorso di apertura e dialogo con il cinema globale. La nuova edizione propone una riflessione sul linguaggio nell’epoca della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale. Il tema scelto – Nuove Parole / Nuove Immagini – intende restituire profondità e responsabilità al linguaggio, offrendo lo spazio per una narrazione che si oppone alla superficialità dello slogan e della propaganda. In programma, incontri con registi, scrittori e pensatori, proiezioni all’aperto e dialoghi sul valore della parola e della visione come strumenti di comprensione della realtà.

Anche quest’anno, il cuore del festival sarà il Concorso Internazionale del Documentario Narrativo. Sei opere selezionate si contenderanno:

il Premio Palumbo Editore al Miglior Documentario

il Premio Media Fenix al Miglior Montaggio

il Premio Signum del Pubblico

Presenti nel programma altri prestigiosi riconoscimenti, che saranno annunciati in seguito, tra storia, professioni e confronti narrativi, ad ospiti italiani ed internazionali. Il programma includerà anche nuove finestre e sezioni, tra cui I Mestieri del Cinema, con un focus sulle colonne sonore e sui compositori, per raccontare il lavoro artigianale che rende ogni film un’esperienza unica.

Tra i primi ospiti annunciati, il regista statunitense Oliver Stone, protagonista di un dialogo con Silvia Bizio, incentrato sul suo percorso umano e cinematografico. L’incontro ripercorrerà le tappe principali della sua carriera, da Platoon a Snowden, fino al recente Lula. Prevista anche la proiezione speciale del film Salvador (1986), oltre a un omaggio a Val Kilmer, interprete di The Doors.

Anteprima a Messina il 7 e 8 giugno

Con il sostegno della Fondazione Messina per la Cultura e il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Messina, si terrà l’anteprima ufficiale del festival con proiezioni, incontri e presentazioni di libri. Tra gli appuntamenti previsti, il Premio SDF – Fondazione Messina per la Cultura a Elio Germano, protagonista anche di un dialogo con Marcello Sorgi sulla responsabilità morale delle parole. Tra gli altri ospiti in programma Lidia Ravera, Matteo Malatesta e Marco Morricone.

Giornalista iscritto all'Odg, Fnsi, Ucsi, Ussi, Ugis, Sngci, Agimp. Un attivista impegnato costantemente in azioni concrete di sensibilizzazione della cultura. Ha partecipato ai festival più esclusivi e importanti al mondo: Sanremo, Taormina, Roma, Venezia, Berlino, Cannes, Hollywood.

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