Il nuovo romanzo dal titolo “Malavica” dello scrittore catanese Paolo Sidoti verrà presentato il 16 Maggio alle ore 18:00 alla Villa Fortuna di Aci Trezza, nel corso della manifestazione “Maggio dei Libri 2024”. Condurranno l’incontro Rita Vinciguerra e Rita Foti con alcuni interventi alla chitarra di Antonio Grasso. L’evento è organizzato dal “Centro Studi Aci Trezza” con il patrocinio del comune di Aci Castello. “Malavica” è un romanzo dal forte aroma made in Sicily, dove il “nero” è declinato in più sensi. Nero come la roccia lavica. Nero come la trave portante della narrazione che ruota intorno alla grande storia dei libri e alle storie degli uomini e del loro domani. Nel frattempo abbiamo raggiunto l’autore del libro per fare qualche domanda.
Da dove nasce l’idea di questo suo sesto libro?
“Malavica racchiude in un solo volume due thriller già pubblicati in precedenza e dei quali uno è il seguito dell’altro. In questa nuova edizione sono stati completamente riscritti e inseriti nuovi capitoli. Malavica in gran parte è ambientato a Catania, ai piedi dell’Etna che in alcune pagine diventa protagonista, il romanzo è stato definito un “thriller vulcanico”.”
Qualche dettaglio del thriller?
“La trama si sviluppa attorno alla figura di Giuseppe Nicotra, un giornalista accusato di avere ucciso il suo migliore amico. Per discolparsi sarà costretto a trovare un’antica reliquia con l’aiuto di un’avvenente archeologa. Suspense, colpi di scena e omicidi, tra il barocco di Catania, i castelli Federiciani, la terra rossa di Normandia, i nobili palazzi di Roma, la misera vita dei campi profughi di Beirut, le cassette di sicurezza della Svizzera, i grandi alberghi di Milano, le colorate strade di Buenos Aires e i campi degli zingari. Chiese, reliquie medievali, ed enigmi che tra il bene e il male nascondono oscuri misteri. Il pulsante cuore sacro della città, con i suoi diciotto secoli di storia e del suo destino rivelato da una profezia.”
Dal libro emerge una fortissima caratterizzazione dei personaggi.
“Malavica è un romanzo corale. Tutti i personaggi per le loro azioni hanno sempre una motivazione di fondo, che spesso deriva dalla propria storia personale, così come accade anche nella vita. Nella letteratura esistono personaggi raccontati male e non fino in fondo. Per alcuni di loro ho trovato ispirazione da persone reali incontrate per caso.“
Qual è il significato del titolo?
“Malavica è una parola che non è presente nel vocabolario, è un neologismo formato dalla fusione di tre parole già esistenti. “Ma” abbreviazione di madre. “Mal” abbreviazione di male. “Lavica” massa liquida di lava. Il suono onomatopeico della parola “Malavica” oltre al concetto di “Madre Lava” suggerisce anche l’idea di “Mal di Lava”. Ci sono parole che uniscono e parole che dividono, parole che feriscono e parole che guariscono. Le parole sono fondamentali nella narrazione del romanzo.”
Quanto è importante emozionare attraverso la comunicazione in versi o attraverso la prosa?
“E’ fondamentale creare una forte empatia con i lettori attraverso un buon equilibrio fra gli elementi che costituiscono la colonna portante di un romanzo: La storia, la narrazione, i personaggi e lo stile dello scrittore. Ma a parte il tecnicismo, per fortuna l’accoglienza di un libro da parte dei lettoti è sempre una scommessa.”
Nell’ultima pagina del libro c’è una particolare dedica?
“Un pensiero che mi veniva in mente durante la scrittura del libro, soprattutto la seconda parte. La dedica è questa: “A tutte le anime scomparse in silenzio da questo mondo, senza che nessuno abbia mai ascoltato la loro voce.” In riferimento alle vittime dei campi profughi e tutte le vittime che sono state cancellate dalla storia e dalle ingiustizie.”
Quale messaggio ha voluto dare ai suoi lettori in questo sesto romanzo?
“È un omaggio alla città di Catania, non solo alla sua storia, alla bellezza e ai suoi misteri, ma anche una critica al degrado e una certa indifferenza e superficialità di chi ci abita senza conoscere la sua storia. Il libro è stato presentato in diverse scuole e letto anche da giovani studenti. Occorre riscoprire il passato per ritrovare la propria identità, presupposto essenziale per un futuro migliore. Oltre Catania le altre location del romanzo sono: Roma, Beirut, Buenos Aires, Canada, Normandia, Milano, Svizzera, Marsiglia.”
Cosa rappresenta per lei questo romanzo?
“Un libro molto importante, in quanto è il mio modo di rappresentare un thriller contemporaneo nel quale oltre la suspense e la trama avvincente, ho inserito anche elementi narrativi di altri generi letterari. Dai consensi ottenuti dai due libri già pubblicati in precedenza, questa formula sembra funzionare benissimo. I due libri precedenti hanno ricevuto dei premi, sono stati oggetto di una tesi di laurea e fatto tantissime presentazioni.“
Quali sono le tematiche affrontate?
“Uno degli elementi del romanzo è il mistero, ma oltre quello che nascondono le nostre città anche il mistero che si nasconde nel cuore e nell’anima del genere umano. I temi affrontati sono: L’identità nel riconoscersi nelle proprie radici. Il problema dei profughi e la loro condizione. L’ecologia per un ideale utilizzo di un’energia pulita, economica e infinita. La poca valorizzazione dei beni artistici e culturali. La prostituzione e la criminalità.“
Scrivere è forse una condizione dell’animo?
“Sì, ma è anche una necessità per comunicare e trasmettere fuori da sé il proprio mondo interiore. La scrittura è anche un mezzo che in certi casi diventa anche un fine.”
Cosa si augura possano trarre i lettori da “Malavica”?
“Spero che i lettori possano immergersi nella storia e nei personaggi e lasciarsi coinvolgere dall’intreccio avvincente della trama e dalle tematiche affrontate. Che possano apprezzare la bellezza e i misteri di Catania, ma anche riflettere sulle questioni sociali e culturali proposte. E, soprattutto, che possano vivere un’esperienza emozionante e coinvolgente grazie al libro.”
I suoi progetti futuri?
“Sto lavorando a un giallo poliziesco ambientato a Londra, in Russia e in Sicilia, nel quale il mistero e la magia fanno parte della narrazione. Ho lavorato sulla figura di un ispettore di polizia lontano dai soliti cliché finora proposti.”
Una frase per definire “Malavica”?
“Un viaggio tra le luci e le ombre di luoghi e anime.”
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