Dopo due mesi di un programma denso di eventi tra conferenze, passeggiate, escursioni, installazioni, laboratori, performance e dibattiti è in fase di chiusura la mostra “Da Lubiana a Trieste la pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria, in Italia e nel Mondo” con approfondimenti nelle località e nelle architetture, nell’arte e nell’artigianato dove la pietra è protagonista dei palazzi, del paesaggio delle costruzioni.
Un viaggio materico nella cultura della pietra che ha permesso al visitatore di approfondirne la storia, l’uso nell’architettura e nell’arte.
La mostra è organizzata da Gruppo Ermada Flavio Vidonis in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con il sostegno della Regione FVG, il partenariato di istituzioni e la collaborazione di numerose entità associative.
L’esposizione, suddivisa in più sezioni nei due padiglioni su vari percorsi (sala Nathan e sala Sbisà) del Magazzino 26 in Porto Vecchio parte da una delle storie di tanti cavatori, la storia imprenditoriale e dalla vita di Gustav Tönnies, per arrivare alle immagini delle cave di oggi.
Lo scopo della mostra – ha sottolineato Massimo Romita il curatore – è quello di presentare la pietra carsica e istriana, che ha svolto un ruolo importante nello sviluppo economico e sociale della nostra comune regione. Nei percorsi espositivi, se ne può apprezzare l’uso in architettura, nelle costruzioni, nell’arte, nell’artigianato attraverso fotografie, progetti, plastici, manufatti, installazioni e modellini. Un viaggio che la pietra ha intrapreso nel tempo, approdando in tutto il mondo. Ultimi quattro giorni dunque per visitare la mostra che rimarrà aperta dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.oo alle 19.00
Questo il programma delle iniziative collaterali degli ultimi giorni:
Giovedì 11 luglio alle ore 1730 presso la Sala Luttazzi del Magazzino 26 in concomitanza con la avrà luogo la conferenza dal titolo “Attività estrattiva e patrimonio speleologico, Scavo, tutela e sicurezza”.
Massimo Romita sarà presentatore dell’evento e moderatore.
Ci saranno i saluti istituzionali di Fabio Scoccimarro (Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Giorgio Rossi (Assessore di Politiche della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste), Igor Gabrovec (Sindaco del Comune Duino – Aurisina Devin Nabrežina) con gli interventi di Daniele Gnech (posizione organizzativa attività e risorse minerarie della Regione Autonoma Fvg) sul tema “Gestione di cavità carsiche rinvenute in ambiti estrattivi”, Paolo Manca, Michele Potleca (Catasto speleologico regionale, Servizio geologico Regione Autonoma Fvg) sul tema “Grotta dei cavatori: ‘best practice’ di collaborazione”, Marco Manzoni (Geologo, Direttore cava Bacino 1 della cava ‘Ivere’) sul tema “Direzione di Cava ed esplorazione speleologica”, Enrico Fratnik (Gruppo Grotte Carlo Debeljak) sul tema “Esplorazione e rilievo”, Clarissa Brun (Club Alpinistico Triestino)sul tema “La Grotta dei Cavatori come laboratorio naturale: progetti di ricerca” e Tommaso Pizzul (Zenith C S.p.a. e Cava Romana S.r.l.) con “Il punto di vista dell’imprenditore”.
Sabato 13 luglio triplo appuntamento (due visite e una conferenza):
A Duino con partenza dalla Forestale l’escrursione guidata al Mitreo di Duino (info prenotazione +393396908950)
alle ore 11.00 al Magazzino 26 a Trieste ci sarà l’ultima delle visite guidate alla mostra per la durata di circa 50 minuti condotta da Massimo Romita.
alle 17.00 presso la Sala Nathan del Magazzino 26 a Trieste la conferenza tematica “La memoria delle Pietre: cippi, monumenti e trincee”Interverranno Massimo Romita presidente Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Marta Lollis Presidente della Proloco Fogliano Redipuglia, Mauro Depetroni del Centro Studi Ana, Silvo Stok Architetto specializzato sulla Grande Guerra.
Comments