“Andromeda” è la rappresentazione di quel posto nella propria testa in cui si annidano tutti i pensieri. Quel posto in cui si posso gestire tutti i propri problemi e le gioie in totale tranquillità, quel mondo alternativo dove tutti vorrebbero rifugiarsi. La frase: “Ora vedo la terra, ma da un altro pianeta, in un’altra galassia, con un altro sistema“ rappresenta il modo in cui l’artista si sente quando valuta le situazioni in terza persona
Cosa pensano i tuoi genitori della tua musica? La apprezzano? All’ inizio erano diffidenti, a dire il vero fino a poco prima che le cose si facessero davvero serie. Non mi danno contro, e nemmeno mi assillano per fare bene, sanno che posso gestirla da solo.
Che genere musicale stai ascoltando in questo periodo?
Classica e new age, mi rilassa e mi mette in un bel mood.
Come nasce il tuo nome d’arte?
Blake è preso quasi a caso se devo essere sincero, era il nickname sui videogame, el diablo è perché avevo sempre caldo 24/7 12 mesi su 12, giravo in maglia a dicembre ed è nato così
C’è una routine particolare che segui quando hai l’ispirazione per scrivere?
Quasi sempre ascolto un po’ di musica classica o principalmente strumentale per concentrarmi.
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