È stata una delle grandi protagoniste dell’ultima edizione di Casa Sanremo, Adele Sparavigna. La dottoressa, specialista in Dermatologia e Venereologia, infatti, con la sua presenza all’interno del contenitore capitanato da Vincenzo Russolillo nel corso della recente settimana del Festival di Sanremo, traccia un bilancio con TalkyMedia.
Adele, tracciamo un bilancio di questa tua recente partecipazione a Casa Sanremo…
Direi che il bilancio, per quanto mi riguarda, è molto positivo. Apparentemente, il mondo della dermatologia e lo show-biz non sono correlati. Invece questo collegamento è più che mai attuale, se consideriamo che il Festival di Sanremo è la vetrina per eccellenza dell’Italia e che in campo estetico la dermatologia e la medicina nazionale possono a pieno titolo rivendicare il proprio Made in Italy, con prodotti italiani famosi in tutto il mondo, nel rispetto dei canoni estetici, della minore invasività possibile e nella continua e costante ricerca della personalizzazione dei trattamenti. In fondo, Sanremo rappresenta uno spaccato sempre attuale della società italiana, che si distingue per la ricerca del bello, anche nel senso di espressione del sé.
Come si articolava una tua giornata-tipo?
Per me, che sono essenzialmente una studiosa, la tipica giornata sanremese corrispondeva ad uno stravolgimento completo e benefico. Molto apprezzato il risveglio al Grand Hotel & Des Anglais, con camera vista mare, la disponibilità di make-up artist, parrucchiere e gli abiti già schierati nell’armadio per ogni occasione. Con calma, raggiungevo Casa Sanremo 2021, al Palafiori, per la quotidiana intervista con la bravissima Veronica Maya (con il mega-sostegno professionale di Daniela Serra e Gianandrea Ventrella). A seguire il pranzo al Roof di Casa Sanremo, con l’opportunità di gustare vere e proprie specialità regionali. Nel pomeriggio, gli incontri e le lezioni tenute sul tema “La pelle e il massaggio” al Corso Dream Massage del maestro Stefano Serra nella SPA SOMNIA AURA, che ho potuto anche godere come utilizzatrice. La sera, poi, il consueto appuntamento davanti al teleschermo, distanziati ma sempre in compagnia, a Casa Sanremo, in hotel o a casa di amici, con applausi e commenti a scena aperta. Inutile dire che le ore di sonno sono state veramente poche.
Quanto è stato difficile andare avanti, lì a Sanremo, in un periodo così complicato?
Le difficoltà, in questo momento, sono particolarmente importanti in tutti gli ambiti. La città di Sanremo era irriconoscibile, sono mancati il red carpet, i palcoscenici per strada, la folla. Le procedure di sicurezza erano ovunque molto stringenti ma siamo stati molto supportati in questo. Tutti tamponati, gli ambienti sanificati, i dispositivi di sicurezza personali presenti dappertutto. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù ma proprio per questo tutto è andato bene.
Il ricordo più bello che ti porterai dietro di quest’ultima avventura sanremese?
Ne ho due: l’incontro, durante il mio primo intervento a CSTV, in streaming, dal patron di Casa Sanremo, Vincenzo Russolillo. Lui, malgrado sia sempre impegnatissimo e quasi inavvicinabile durante l’evento sanremese, ha voluto dedicare del tempo alla presentazione del mio spazio quotidiano. Il secondo, che rimarrà per sempre nel mio cuore, è rappresentato dall’affetto, la stima e gli applausi dei massaggiatori del Corso Dream Massage.
Guardando al futuro: cosa ti auguri?
Mi auguro un futuro per noi tutti finalmente libero dalla morsa di questa pandemia. Di riprendere ad uscire, andare a cinema ed a teatro, viaggiare per il mondo come ho sempre fatto. In più, mi auguro un prossimo Sanremo come e meglio di prima e di poterlo vedere dal vivo, in platea.
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