Tante volte chi non segue il calcio chiede agli amici “Ma cosa ci provi a guardare 22 persone che corrono appresso a una palla?”. Il senso di questa risposta può essere vista e trovata nello splendido documentario “Mi chiamo Francesco Totti” diretto da Alex InFascelli in cui il Capitano della Roma racconta se stesso in un lungo monologo intimo ed in prima persona.
Non è la classica indagine sulla vita di un uomo straordinario, ma la messa in scena del percorso di un uomo come tutti gli altri capace di fare cose straordinarie. Il racconto di Francesco Totti, più volte spezzato da ironia ed emozione è l’emblema di quanto il calcio sia radicato nella vita della maggior parte degli italiani. Soprattutto però dimostra per l’ennesima volta come ci sia una differenza abissale tra l’essere tifosi e tifosi della Roma. Spiega com e ogni singola strada della Capitale trasudi d’amore per la maglia giallorossa e soprattutto per il suo numero dieci.
In un confronto quasi blasfemo, ma adeguato per il contesto sociale di Roma nel documentario spesso Totti viene quasi accostato al Cristo, come già era stato fatto in passato per i grandi musicisti ed i grandi artisti. In questo documentario Francesco Totti è vicino come mai prima d’ora al suo popolo, tanto che il regista in realtà ha dovuto fare un lavoro di cernita dell’immenso materiale inviato dagli stessi tifosi che ne hanno fermato ogni istante della carriera lungo 25 anni d’amore.
Un binomio totale ed indissolubile quello tra il Capitano e la sua gente, che va oltre il tempo e lo spazio. La consapevolezza di essere rimasto umile, con i valori della famiglia sopra ogni cosa. La famiglia di sangue e quella che ha scelto rifiutando i milioni e i trofei del Real Madrid. Totti nella sua carriera ha dimostrato che l’amore vero esiste ed in questo docufilm prova a restituirne un po’ facendo capire per l’ennesima volta perché il legame con la sua gente è speciale. Pazienza se l’ex amico Spalletti viene demolito e pazienza se nel corso del film non vengono nominati Batistuta e l’ex vice Capitano De Rossi. Di loro sappiamo già tutto, ora sapremo anche degli amici di una vita e di quel rapporto unico con Vito Scala. Totti ha aperto il suo cuore come non mai, per questo possiamo solo emozionarci con gli occhi lucidi sia che siate romanisti che solo appassionati di calcio.
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