Si sa, è dal cuore che tutto comincia: è da lì che gli intenti diventano idee che si trasformano in obiettivi. Un percorso che non può prescindere dal raggiungimento di un obiettivo più grande, specialmente nel percorso di un imprenditore: il bene comune. Ne è un esempio Alessandro Saracino. Nato a Taranto, classe 1967, Alessandro Saracino si trasferisce a Bari per gli studi universitari e si laurea in tempi record in Giurisprudenza e dopo tre anni diventa avvocato.
Giovanissimo viene chiamato come Presidente di cda di una società tarantina, proprietaria di un centro dialisi e dopo un anno di conoscenza del settore propone ad una multinazionale svedese di costituire una società italiana, per lo sviluppo di questo settore. Cosi accade con la società italiana, di cui diventa cda e Amministratore delegato, tra nuove realizzazioni e acquisizioni varie in territorio nazionale con un grande impegno arriva a contare ad oggi ben 28 centri dialisi. Viene individuato all’interno del gruppo multinazionale come il più giovane performer di Europa per schemi di gestione sempre attenti alla prestazione dialitica personalizzata per paziente e nel contempo per risultati economici sempre raggiunti con un EBTDA del 32/35%.Dopo un periodo di diversificazione in ambito eno-gastronomico – per via di una acquisizione di una nota cantina pugliese che trasforma in nazionale e la realizzazione di una struttura dedicata a prodotti pugliesi di elevata qualità a marchio “iSaracino” – rientra nel settore socio-sanitario.
Oggi, infatti, è manager dedicato allo sviluppo e affari generali di strutture dedicate ai disabili: ha sposato questa mission poiché attraverso questi ragazzi ha riscoperto l’amore incondizionato, il sorriso e quel senso di riconoscenza per i gesti quotidiani che danno forza a chi li dona e chi li riceve.Alessandro Saracino, dopo un periodo buio e pieno di sofferenze, è proprio attraverso questi ragazzi speciali del centro “oltre Amici” che avviene la sua vera rinascita sia come uomo che come manager-imprenditore. Riconoscendo nelle RSA e nei centri diurni, un ruolo non solo economico ma soprattutto sociale, sostegno a utenti e loro famiglie, ha costituito la FIMPI (federazione medie e piccole imprese sanitarie) per difendere gli interessi del settore contro i decisori istituzionali spesso condizionati da carte e non dalla realtà che vivono quotidianamente queste strutture. Oggi Alessandro Saracino imprenditore dal cuore grande vive tra la Puglia, Modena e New York.
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