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CuMask+, la mascherina di Hong Kong che si lava per 60 volte

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CuMask+

CuMask+, questo il nome di una mascherina Made in China che si può lavare per ben 60 volte, seguendo le avvertenze.

Mentre tutta italia è alla ricerca delle agognate mascherine a 0.50 centesimi, e alcuni quotidiani le stanno allegando come regalo per alzare le vendite, ad Hong Kong ci informa un italiano rimasto al lavoro nell’ex-colonia, il governo locale invierà a tutti i residenti, una mascherina speciale di alta qualità lavabile ed utilizzabile fino a 60 volte.

Partendo dal fatto che l’ex colonia britannica ha avuto un numero di casi molto contenuto ed anche di vittime, al momento la testimonianza del nostro lavoratore made in italy, ma che già da anni vive nella città, è quella di una positiva fuoriuscita dalla emergenza, dove senza un lockdown esagerato, la città , nonostante comprima un numero di persone non indifferenti in uno spazio ristretto (oltre 7 milioni di abitanti), ha superato brillantemente la prova.

Parliamo ora di questa mascherina  nota come CuMask+ che l’amministrazione della città sta inviando in modo gratuito a ciascuno residente.

Nel sito viene descritta in questo modo:

CuMask + ™ è costituito da sei strati di materiali funzionali, due dei quali sono appositamente realizzati con piccole quantità di rame, in grado di immobilizzare batteri, virus comuni e altre sostanze nocive. Insieme alla struttura multistrato, la maschera funge da efficace barriera alle goccioline. Il design ergonomico della maschera garantisce anche una vestibilità sicura. La maschera raggiunge lo standard F2100 di livello 1 dell’American Society for Testing and Materials (ASTM) in termini di efficienza di filtrazione delle particelle (PFE), efficienza di filtrazione batterica (BFE) e resistenza alla penetrazione di sangue sintetico ed è efficace per 60 lavaggi. Successivamente, la maschera può continuare a essere utilizzata sostituendo il filtro.

La maschera è stata sviluppata dall’Istituto di ricerca di tessili e abbigliamento di Hong Kong con il sostegno finanziario del Fondo per l’innovazione e la tecnologia. Il design della maschera è brevettato ed è stata premiata con una medaglia d’oro all’Esposizione internazionale delle invenzioni di Ginevra 2018.

 

Come usare

  1. Con il lato a strisce rivolto verso l’esterno, posizionare correttamente la maschera per coprire naso, bocca e mento.
  2. Posizionare correttamente i passanti per le orecchie per mantenere saldamente in posizione la maschera. Mettere il bordo curvo verso l’alto.

Come lavare

  1. Lavare a mano la maschera in acqua fredda individualmente con sapone agitando delicatamente e impastando.
  2. Risciacquare delicatamente con acqua pulita. Stendi ad asciugare

Questo sono i consigli per i residenti di Hong Kong.

Nulla di speciale in realtà anche nella registrazione e consegna manuale (de facto effettuata anche al nord italia nel pieno dell’emergenza Covid-19).

Tuttavia occorre analizzare come l’organizzazione, semplice, e la scelta di una maschera riutilizzabile per lungo periodo con sufficienti garanzie di sicurezza possa aiutare non solo la popolazione. In questo caso in modo democratico viene regalata a tutti, o potremmo anche dire in modo comunista, ma certamente potrebbe essere un piccolo esempio da seguire anche per le nostre aziende, magari acquisendo il brevetto della maschera stessa da riprodurre nel nostro paese. Ultima nota, il lavoratore italiano che ci ha segnalato la cosa, al tempo stesso ci ha raccontato che a causa il caldo che ora sta arrivando, molte persone saranno insofferenti alla maschera. E proprio pochi giorni fa ci ha raccontato di spiagge piene, senza distanziamento sociale e senza indossare le mascherine. Per dirla alla romana speriamo che Santa Pupa protegga gli abitanti di Hong Kong, ma sicuramente resta il problema che la diffusione del virus può facilmente ripartire se non si seguono tutte le regole, ma a quanto pare tutto il mondo è paese.

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